Docente di latino, greco, storia e filosofia, è stato corrispondente della Gazzetta del Sud

Addio Enrico Esposito, professore e giornalista

Enrico Esposito

SCALEA (Cosenza) – È scomparso Enrico Esposito, storico, saggista, giornalista pubblicista dal 12 luglio 1986. Aveva 81 anni e da qualche tempo era affetto da varie patologie, ma non aveva mai smesso di leggere, studiare, scrivere.

Enrico Esposito

Nato a Fagnano Castello il 5 gennaio 1942, dopo la laurea in lettere classiche all’Università di Messina, aveva intrapreso la carriera di insegnante. È stato docente di latino e greco, ma anche di storia e filosofia, nei licei di San Marco Argentano, Praia a Mare e Scalea dove ha chiuso la carriera scolastica ma non l’interesse per lo studio e per la ricerca della letteratura e della storia.
Migliaia di allievi, nel corso degli anni, sono oggi la testimonianza della sua propensione verso i giovani, che ha sempre indirizzato “come un padre” verso le scelte migliori nel percorso di studi e nella vita. Per anni è stato un punto di riferimento dell’informazione sul Tirreno Cosentino, assieme a Gaetano Vena, Giuseppe Campilongo, Enzo Monaco, Gennaro Cosentino, quale corrispondente della “Gazzetta del Sud” e autore di articoli per la terza pagina sia del quotidiano messinese che dell’allora “Quotidiano della Calabria”.
La sua produzione letteraria è stata di tutto rilievo: tra le tante opere, “Campanella, il monaco filosofo”, “Pietro Metastasio a Scalea: amore e poesia”, “Carlo Mileti e la democrazia repubblicana nel mezzogiorno”, “Laos: una città della Magna Graecia”, “Carlo Scorza e la caduta del fascismo”, “Scuola statale e scuola non statale: ipotesi e confronto”, “Il movimento operaio in Calabria: l’egemonia borghese 1870-1892”, una pregevole rielaborazione de “Il lamento della pace” di Erasmo da Rotterdam”, nonché numerosi saggi su riviste di storia e letteratura a diffusione nazionale, comprese quelle pubblicate dall’Icsaic, Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, del quale è stato, nel 1983, socio fondatore, rivestendo sino ad oggi la carica di vice presidente. Alla moglie, Milly Vitale, alla figlia Annalisa e a tutti i suoi parenti il commosso ricordo da parte del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistalia.it)

Letterio Licordari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *