BRUXELLES (Belgio) – La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) e la Federazione Europea (Efj), si sono riunite a Bruxelles, con i sindacati affiliati dell’Ucraina (Indipendent Media Trade Union of Ucraine (IMTUU) e il National Union of the Journalist’s of Ucraine (NUJU), e della Russia (RUJ), per verificare e concordare misure di cooperazione e di supporto a favore dei giornalisti, a sostegno dei valori etici e professionali e di sicurezza per il loro lavoro.
I Sindacati di categoria dell’Ucraina e della Russia hanno concordato un piano d’azione a sostegno dei colleghi che stanno coprendo gli eventi in Crimea, a Piazza Maiden di Kiev e in tutta l’Ucraina.
A conclusione dei lavori è stato diffuso un appello congiunto, e di comune interesse, nel quale si mette in guardia dalle violenze, dalle pressioni e dai tentativi di utilizzare giornali e giornalisti come strumenti di propaganda di parte.
“Negli ultimi mesi – si legge nella nota – i giornalisti sono stati sottoposti in Ucraina a pressioni, intimidazioni e violenze senza precedenti mentre erano impegnati a garantire “report” sulle manifestazioni e le proteste che da Kiev si sono poi spostate in tutto il Paese. Gruppi politici hanno cercato di strumentalizzare i media per promuovere loro interessi. Con l’evoluzione rapida degli eventi, e la prospettiva di una crescente instabilità, i sindacati dei giornalisti di Ucraina e Russia chiedono alle autorità dei rispettivi Paesi di assicurare che i colleghi possano operare in un ambiente libero e in piena sicurezza ponendo fine a qualsiasi pressione orientata a distorcere e a manipolare le notizie”.
Fatta questa premessa essenziale, la nota prosegue indicando “come risultati molto positivi della riunione i punti di azione” che vengono di seguito riportati:
- Riaffermazione dei principi e degli indirizzi contenuti nella dichiarazione associativa della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) sulla condotta dei colleghi nei confronti del diritto dei cittadini ad una corretta informazione. In particolare nel rispetto della verità e per l’indipendenza e la correttezza del lavoro giornalistico senza ricercare o provocare esiti diversi dai doveri professionali.
- Sostenere, con forza, questi obiettivi in un momento di crisi nazionale e con il pericolo di guerra. I giornalisti sono anche chiamati a fare i conti con le linee ufficiali dei Governi e a diffidare dalle manifestazioni attorno a politici che tendono a utilizzare stati d’animo nazionali per manipolare i flussi dell’informazione o indurre i giornalisti al silenzio.
- Lottare per preservare la fiducia nei mezzi dell’informazione attraverso la proposizione di un’informazione libera e capace di sostenere i cittadini nel loro diritto ad essere informati e a formarsi libere opinioni.
- Impegno comune per una campagna sulla qualità dell’informazione tra i giornalisti incoraggiandoli in un’attività di cronaca obiettiva e non propagandistica.
- Mobilitazione dei giornalisti sul terreno della solidarietà e dell’etica professionale affinché rimangano con la “schiena dritta” ad ogni forma di pressione.
- Riconoscere come priorità la sicurezza dei giornalisti mettendo in comune le rispettive risorse e lavorando anche per organizzare la formazione a questo scopo: consulenza e assistenza per esigenze mediche, in caso di eventi traumatici, e per dispositivi di protezione, in connessione con il dipartimento sicurezza della Ifj. L’Ifj e la Efj, dal canto loro, sottolineano la necessità di indagini indipendenti sulle violazioni e le minacce compiute contro i giornalisti, come affermato dall’International Partnership Mission, svoltasi nel febbraio scorso a Kiev.
- Stabilire un coordinamento formale che coinvolga i rappresentanti dei tre sindacati in un’attività di monitoraggio per l’attuazione e gli sviluppi di questo accordo. Ifj e Efj restano impegnate ad aiutare e dare il sostegno ai tre sindacati affiliati in tutta questa situazione di crisi assicurando stretto contatto nella lotta a garanzia della tutela dei giornalisti e del giornalismo.
- Entrambe le Federazioni si impegnano, inoltre, sulla base della loro recente missione a Kiev, a dare supporto ai Sindacati russi e dell’Ucraina, con azioni percepibili e visibili ai colleghi, attraverso incontri, sessioni di studio e formazione. Questi eventi dovranno essere organizzati nei due Paesi in modo efficace e concreto per rafforzare gli obiettivi comuni nella difesa del lavoro dei giornalisti che si battono per l’indipendenza da interessi politici e commerciali.