Per beneficiare di una forte flessibilità nell’attività di stampa e di ottenere importanti risparmi nei costi per la stampa e la carta

Il Corriere della Sera adotta il formato “Gazzetta”

MILANO – Il Corriere della Sera avrà un nuovo formato, più piccolo e uguale a quello già utilizzato dalla “Gazzetta dello sport”.
Lo ha annunciato Alessandro Bompieri, direttore generale media del gruppo Rcs, nel corso dell’investor day, senza fornire indicazioni precise sui tempi.
“Abbiamo deciso di cambiare il formato del Corriere della Sera – ha spiegato – passando dall’attuale a un più piccolo tabloid, un formato più pratico e più facile da leggere.
Avrà lo stesso formato che stiamo usando per la Gazzetta dello Sport e questo ci permetterà di beneficiare di una forte flessibilità nell’attività di stampa e di ottenere importanti risparmi nei costi per la stampa e la carta”. (Agi)
Al suo primo Investor Day per aggiornare il mercato sui progressi del Piano per lo Sviluppo 2013-2015, Rcs Mediagroup ha analizzato i risultati del 2013 e le iniziative strategiche in corso alla presenza del presidente Angelo Provasoli, dell’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e del top management del Gruppo.
Illustrati i piani di sviluppo e crescita per le aree di business di Rcs, che vedono tra le priorità l’ulteriore rafforzamento dei core business editoriali, una forte accelerazione sul digitale, maggiori sinergie infragruppo, il potenziamento del valore dei marchi editoriali e degli autori dell’area Libri e un incremento dei ricavi da eventi, soprattutto in ambito sportivo.
L’accelerazione del piano di efficienze attuata nel 2013 e prevista nel 2014 consentirà di raggiungere il target triennale di taglio di costi previsto nel Piano per lo Sviluppo 2013-2015 con un anno di anticipo.
Il Gruppo Rcs rende, quindi, noto che sono state individuate ulteriori aree di intervento che permettono di avviare una nuova serie di efficienze per 50/70 milioni di Euro, i cui effetti si manifesteranno a partire dal 2015. Rispetto ai 145 milioni di euro previsti inizialmente, sono attesi quindi nel triennio benefici complessivi da efficienze fino a 220 milioni.

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