Ali Mustafa, 29 anni, di origini portoghesi e pachistane, deceduto a seguito dell’esplosione di una bomba

Fotoreporter canadese ucciso ad Aleppo

Ali Mustafa

ALEPPO (Siria) – Un fotoreporter canadese è stato ucciso ad Aleppo, nel nord della Siria. Ali Mustafa, 29 anni, di origini portoghesi e pachistane, è deceduto a seguito dell’esplosione di una bomba che ha provocato altri 14 morti e decine di feriti.
Il giornalista, che lavorava come free-lance, si occupava del conflitto siriano dagli inizi del 2013 dopo aver lavorato anche a Israele e nei territori palestinesi. Secondo un bilancio fornito da Reporter senza frontiere, sono almeno 27 i giornalisti uccisi in Siria mentre decine sono stati rapiti o imprigionati. (Asca/Afp)
Ad uccidere Ali Mustafa è stata una bomba-barile. Lo ha riferito un funzionario della zona della città controllata dai ribelli, precisando che Mustafa, freelance che vendeva le sue fotografie alle agenzie Sipa ed Epa, è morto ieri.
Insieme al giornalista sono stati uccisi anche “quattro membri della difesa civile di Aleppo e altri 10 civili, in un attacco con una bomba-barila messo a segno dagli elicotteri” nella zona est della città domenica mattina, stando a quanto precisato dall’Aleppo Media Centre.
“Anche un giornalista canadese, Ali Mustafa, è stato ucciso – ha aggiunto l’organizzazione dell’opposizione – mentre cercava di documentare il massacro”.
Il governo siriano è stato accusato di sganciare su Aleppo contenitori cilindrici pieni di esplosivo e pezzi di metallo, che risultano più devastanti. Secondo Reporters senza frontiere sono almeno 27 i giornalisti rimasti uccisi nei tre anni di conflitto in Siria. (TMNews-fonte Afp)

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