Dopo l’intervento a Palazzo Madama, il sen. Nicola Morra (M5S) presenta un’interrogazione urgente sulla libertà di stampa

Il caso “l’Ora della Calabria” approda in Parlamento

ROMA – Un fatto «che inficia il diritto di libertà di stampa nel nostro Paese». Così il M5S bolla quanto accaduto all’Ora della Calabria, con la mancata pubblicazione dell’edizione del 19 febbraio scorso contenente la notizia dell’indagine a carico di Andrea Gentile, figlio del senatore Antonio.
Il caso, però, ora è approdato ufficialmente in Parlamento con l’interrogazione che gli stessi grillini hanno depositato, chiedendo al ministro dello Sviluppo economico quali «iniziative urgenti intenda assumere affinché intromissioni nella libertà di stampa da parte di un politico, come quelle descritte, non abbiano più a ripetersi».
L’interrogazione urgente, che porta la firma in testa del senatore calabrese Nicola Morra, parte da un assunto: «In Italia esiste la libertà di stampa». Viene fatto cenno alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, nonché ai primi provvedimenti a favore della libertà di stampa. Dal fascismo, quindi, si passa alla Costituzione attuale con l’articolo 21, baluardo della libertà di manifestazione del pensiero. Così, dopo aver passato in rassegna cifre e provvedimenti riguardanti la stampa, i grillini sintetizzano quanto denunciato dal direttore Luciano Regolo il 19 febbraio scorso, riportando alcuni passaggi delle sue dichiarazioni. Adesso non rimane che attendere la risposta del ministro, che dovrà spiegare cosa intende fare affinché episodi del genere non accadano più, non solo in Calabria ma nell’Italia intera. (l’Ora della Calabria)

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