Ovvero la Società Toscana Edizioni che fa capo a Denis Verdini, indagato per truffa allo Stato. Ora chi paga i dipendenti?

Il Giornale della Toscana: dichiarato il fallimento della Ste

Denis Verdini

FIRENZE – Il Tribunale di Firenze ha dichiarato il fallimento della Ste, la Società Toscana di Edizioni, che pubblicava il Giornale della Toscana, il dorso locale del Giornale che ha cessato le pubblicazioni nell’ottobre del 2012.
Il fallimento della società che fa capo a Denis Verdini, riporta Il Fatto Quotidiano, dopo che, nonostante 12 milioni di finanziamento ricevuti dallo Stato come contributi all’editoria, la chiusura sia avvenuta con circa due milioni di debito verso i creditori.
La situazione più critica è ora quella dei sei dipendenti (tra cui alcuni giornalisti) che “vedono svanire la possibilità di ricevere quanto spetta loro”.
In particolare il tribunale ha rigettato la richiesta di concordato preventivo presentata dalla società. In questa vicenda Verdini è indagato, insieme all’on. Massimo Parisi ed altri soci, per truffa allo Stato: avrebbero, secondo l’accusa, ingannato per anni, circa tra il 2002 e il 2011, il Dipartimento per l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e sarebbero al centro di un’operazione di società di fatto esistenti solo per “catturare” i fondi.
L’inchiesta che interessa tra gli altri anche Verdini, la cui posizione era stata stralciata, potrebbe avere una svolta nei prossimi giorni: la giunta per l’immunità del Senato, convocata per martedì prossimo, deciderà sull’utilizzo da parte della procura fiorentina delle intercettazioni che riguardano Verdini.
L’esponente di FI, già nel novembre scorso, si era presentato in tribunale per essere interrogato ma senza l’autorizzazione del Senato, attesa dal maggio 2013, l’interrogatorio non poteva avvenire.
Il pm Luca Turco, che insieme alla collega Giuseppina Mione è titolare dell’inchiesta, aspetta ora la relazione del curatore del fallimento per decidere come procedere. Quando venne presentata la richiesta di concordato era già stato iscritto un modello 45, senza indagati. La relazione del curatore potrebbe contribuire a fare luce sull’inchiesta che, non è escluso, potrebbe avere ulteriori sviluppi.
Secondo quanto si apprende i legali che rappresentano i sei dipendenti del Giornale della Toscana, che contrariamente ad altri non avevano accettato la proposta di transazione formulata dalla Ste, chiederà di insinuarsi nel fallimento: i sei, come dipendenti, rientrano tra i creditori privilegiati. La transazione con la Ste era stata accettata dagli altri dipendenti del quotidiano. All’epoca Verdini avrebbe raggiunto un accordo anche con alcune banche creditrici.
In tutto questo c’è da capire cosa succederà dei fondi per l’editoria il cui pagamento era stato disposto dal tribunale di Roma, che aveva riconosciuto il credito della Ste, e poi sospeso dalla Corte d’appello in attesa di un pronunciamento sul merito. (Ansa)

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