ROMA – Desta forti perplessità il bando del Comune di Piacenza che, attraverso una selezione pubblica, intende conferire un incarico a tempo determinato a un giornalista che dovrà diventare formatore dei colleghi che si occupano di cronaca nera e giudiziaria in città.
L’obiettivo esplicitato è di “veicolare dati e notizie corretti” sui temi della sicurezza ed evitare l’uso di “titoli ad effetto”, di immagini appiattite su stereotipi e pregiudizi, di scelte stilistiche che sembrano calcolate per provocare un disgusto “oggettivo” nei lettori, dipingendo un fatto come problema, piaga o minaccia dell’ordine sociale.
La Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e l’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) esprimono sconcerto di fronte a un’iniziativa che pare concepita per “addomesticare” o “imbavagliare” l’informazione su temi tanto importanti in ambito locale quali la cronaca nera e la sicurezza.
Ricordando che la formazione e la deontologia sono tematiche precipue dell’Ordine dei giornalisti e non delle istituzioni o della politica, il Sindacato dei giornalisti giudica profondamente offensivo un bando che presuppone l’incapacità dei colleghi piacentini di informare la cittadinanza con la correttezza e l’onestà richieste dalla nostra deontologia professionale.
La Fnsi e l’Aser invitano pertanto l’Amministrazione comunale di Piacenza a rimodulare gli obiettivi del progetto, concentrandolo sull’analisi della realtà piuttosto che sulla sua rappresentazione. Avviso pubblico “Io non ho paura”
Anzi, che eviti l’uso di “titoli ad effetto”. Lo sconcerto di Fnsi e Aser: “Un’iniziativa concepita per addomesticare l’informazione”