Il cordoglio di Franco Siddi e di tutta la Fnsi per la scomparsa di “un uomo e un giornalista di grandi doti intellettuali e umane”

Addio a Tony Addis: raccontò per primo il sequestro Moro

Tony Addis

ROMA – La notizia – che ci raggiunge ad esequie avvenute – della scomparsa di Tony Addis già giornalista di “Paese Sera” e de “La Nuova Sardegna” è il secondo grave lutto dell’anno appena iniziato che colpisce il giornalismo italiano.
Con la Federazione della Stampa mi unisco al cordoglio per la sua scomparsa, nel ricordo di un uomo e di un giornalista di grandi doti intellettuali e umane di profonda esperienza della vita sociale, delle comunità in cui ha vissuto, sapendo intrecciare identità regionale e dimensione nazionale.
Tony Addis, infatti, è stato un protagonista della professione e un testimone acuto e prezioso della ricostruzione democratica della vita del Paese.
Quasi l’avesse guidato in ciò la sua esperienza di bambino ferito dalle schegge di una sparatoria “di protezione” dei tedeschi in ritirata dalla Sardegna dopo l’8 settembre del ‘43.
Nato ad Aggius (in provincia di Olbia Tempio) 79 anni fa, Tony aveva prima lavorato come insegnante e, unendo impegno politico e passione giornalistica, cominciò a collaborare con “Paese Sera” fino ad arrivare alla redazione centrale. E a Roma, il 16 marzo del 1978, fu uno dei primi cronisti ad arrivare sul luogo del sequestro Moro.
A metà degli anni ‘80 rientrò nell’isola, a La Nuova Sardegna, dove ha lasciato il ricordo eccezionale di un giornalista appassionato e brillante, di un suscitatore di passione professionale e capacità di lavoro redazionale collettivo che non si dimentica.

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