Lo ribadisce il Sindacato dei giornalisti del Veneto al Gruppo Athesis. Scioperano L’Arena di Verona e Il Giornale di Vicenza

“Gli ammortizzatori non sono il bancomat delle aziende”

VENEZIA – Gli ammortizzatori sociali non sono il bancomat delle aziende. Devono essere utilizzati per proteggere lavoratori e editori da comprovate difficoltà economico finanziarie e non possono prescindere da piani di riorganizzazione che prospettino un solido rilancio dell’attività editoriale, tecnologica e dell’occupazione.
I due giorni di sciopero messi in atto dai giornalisti del gruppo Athesis, (L’Arena di Verona e Il Giornale di Vicenza) che oggi e domani non saranno in edicola sono – afferma il Sindacato giornalisti del Veneto – la giusta risposta dei lavoratori a tutela del capitale umano e dell’azienda stessa.
Lo stato di crisi annunciato dall’azienda arriva da un gruppo notoriamente solido, tanto che ha distribuito utili ai soci anche con l’ultimo bilancio, e che ha sofferto meno di altri la recessione anche in  termini di diffusione.
Il fatto che l’azienda abbia comunicato ai Comitati di redazione la decisione di accedere per la seconda volta nell’arco di pochi anni alla legge sugli stati di crisi con l’obiettivo di ottenere riduzioni di organico attraverso la cassa integrazione finalizzata ai prepensionamenti, preoccupa il Sindacato dei giornalisti veneti che ha appena siglato con Athesis un innovativo accordo sui giornalisti precari.
Un accordo che, pur garantendo trattamenti più dignitosi e meno precarietà, è arrivato a seguito della decisione unilaterale dell’azienda di tagliare in modo pesante i compensi ai collaboratori.
Se il Sindacato e i giornalisti fanno la loro parte nell’affrontare le oggettive difficoltà del mercato editoriale, è giusto – afferma il sindacato dei giornalisti – pretendere dalla parte datoriale uguale impegno, senza pretestuose fughe in avanti per accedere agli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo e dall’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, l’Inpgi.
Il Sindacato si opporrà all’utilizzo strumentale della legge  416 e difenderà i giornalisti de L’Arena di Verona e de Il Giornale di Vicenza da eventuali forzature dell’azienda, per difendere le professionalità acquisite dai giornalisti e contro ogni rottamazione che ha l’unico obiettivo di ridurre il costo del lavoro.
Per mettere in sicurezza le aziende – aggiunge il Sindacato dei giornalisti veneti – servono  invece investimenti che consentano di progettare e costruire giornali in grado di rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e del mercato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *