Arrestato con l’accusa di pirateria per aver partecipato al blitz di Greenpeace contro una petroliera nell’Artico

Giornalisti russi in piazza per la liberazione di Siniakov

Denis Siniakov

SAN PIETROBURGO (Russia) – Decine di giornalisti russi hanno dimostrato a San Pietroburgo per chiedere la liberazione del fotografo Denis Siniakov, accusato di pirateria e arrestato a fine settembre con gli altri attivisti di Greenpeace per il blitz dell’associazione ambientalista contro una petroliera nell’Artico.
“A differenza dell’Occidente, nel nostro Paese non c’è nessuno che difende i giornalisti”, ha spiegato uno degli organizzatori, Alexander Koriakov, foto-editor del giornale russo Kommersant. (Ansa)
Per Denis Siniakov il tribunale di Murmansk ha ordinato due mesi di reclusione, con l’accusa di pirateria, nel procedimento contro i 30 attivisti di Greenpeace dell’equipaggio della nave “Arctic Sunrise” abbordata dalle forze di sicurezza russe e costretta ad attraccare nel porto della località russa, mentre svolgeva attività di protesta contro le trivellazioni nell’Artico.
Siniakov è stato il primo attivista per cui è stato confermato l’arresto. “L’hanno portato via dalla sala dell’udienza”, ha riferito Greenpeace precisando che “per il fotografo russo viene prolungato lo stato di detenzione sino al 24 novembre perchè, se in libertà, potrebbe tentare di fuggire dalla Russia, anche alla luce di «numerosi viaggi all’estero»”.
Siniakov ha contestato queste argomentazioni direttamente davanti alla corte: “Non posso nascondermi, ho un bambino a cui dar da mangiare, da portare all’asilo. Lo amo e non vado quindi da nessuna parte”.

 Greenpeace ha già fatto sapere tramite i suoi legali, riferisce Ria Novosti, che presenterà appello contro la decisione di prolungare di due mesi l’arresto di Siniakov. (TMNews)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *