Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa: “I giudici italiani facciano avanzare la libertà di espressione, leggi inadeguate”

Il caso Gangemi arriva a Strasburgo, appello di Muiznieks

Nils Muiznieks

STRASBURGO (Francia) – Le recenti sentenze del Consiglio d’Europa emesse contro l’Italia per il mancato rispetto della libertà di stampa e l’incarcerazione per diffamazione del giornalista Francesco Gangemi venerdì scorso mostrano nuovamente “che le leggi e le pratiche italiane sono inadeguate a proteggere la libertà d’espressione”. Lo ha detto all’Ansa il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks.
“La condanna al carcere per diffamazione o per comportamenti non etici non è in linea con quanto sancito nella Convenzione europea per i diritti umani” sottolinea il commissario facendo riferimento alle sentenze della Corte sui casi Belpietro e Ricci.
Inoltre, osserva Muiznieks, “tali misure minano la libertà d’espressione e conducono all’autocensura, due fattori che hanno effetti deleteri sulla democrazia”.
Secondo il commissario “i legislatori e i giudici italiani devono urgentemente prendere in considerazione la giurisprudenza della Corte di Strasburgo e far avanzare la libertà d’espressione in Italia”. (Ansa)

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