Lo stabilisce il “decreto 72”, una controversa legge sull’attività online in vigore da ieri. La denuncia di RSF

Vietnam: vietato postare notizie su Facebook e Twitter

HANOI (Vietnam) – Da ieri, postare articoli su Facebook o rilanciare notizie su Twitter è illegale in Vietnam. Lo stabilisce una controversa legge sull’attività online appena entrata in vigore, che secondo molti critici restringerà ulteriormente la libertà di espressione e di stampa in un Paese che l’organizzazione Reporter senza frontiere (Rsf) colloca al 172esimo posto su 179 in tale classifica.
Il “decreto 72”, annunciato in luglio, stabilisce che i social network possano essere utilizzati solo per “fornire e scambiare informazioni personali”.
Tra le attività illegali figurano il “ridicolizzare usanze e tradizioni nazionali”, le “pratiche di superstizione”, nonché qualsiasi materiale che “danneggi la sicurezza nazionale” e “contrasti il governo”.
Le pene per chi violi tali disposizioni non sono ancora state annunciate. La nuova legge è stata criticata dalle organizzazioni per i diritti umani, così come dagli Stati Uniti. Il governo di Hanoi si è difeso sostenendo che le nuove misure aiuteranno a combattere il plagio online. Secondo il viceministro delle Comunicazioni, Le Nam Thang, il “decreto 72” aiuterà gli utenti a “trovare informazioni corrette su Internet”.
Negli ultimi anni, decine di attivisti democratici – molti dei quali autori di blog politici – sono stati incarcerati nel Paese, nell’ambito di un giro di vite contro il dissenso online.
Secondo Rsf, al momento sono 35 le persone detenute per tali reati, il che rende il Vietnam “la seconda prigione più grande per blogger e cyber-dissidenti, dopo la Cina”. Nel Paese, siti come Facebook e quello della Bbc sono irraggiungibili con una connessione ordinaria, anche se esistono modi per aggirare il divieto. (Ansa)

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