I “Giornalisti Pubblicisti Siciliani 2.0” contestano l’elezione di Teresa Di Fresco invitandola a dimettersi dalla carica

“Odg Sicilia: quel vicepresidente non ci rappresenta”

Giacomo Clemenzi

Teresa Di Fresco

PALERMO – I Giornalisti Pubblicisti Siciliani 2.0, recentemente eletti al primo turno, sia al Consiglio Nazionale che a quello Regionale, “con grande rammarico prendono atto che la collega Teresa Di Fresco ha deciso autonomamente di abbandonare la squadra che le ha consentito di essere eletta”.
“Rispettiamo la sua scelta, ma non la possiamo condividere  affermano i Pubblicisti Siciliani 2.0 – e, anzi, sollecitiamo la vicepresidente a rassegnare le dimissioni dalla carica che riteniamo sia stata raggiunta tradendo il Gruppo dei pubblicisti al quale apparteneva e che le aveva fatto avere oltre il 90 per cento dei voti riportati”.
“Prendiamo atto che in Consiglio Regionale – aggiungono – è saltato il confronto con la componente dei pubblicisti, così come è prassi costante in tutti i Consigli regionali italiani, e che la collega Di Fresco è stata eletta vicepresidente, non su indicazione dei pubblicisti, ma su proposta dell’attuale presidente in carica”.
“Dimenticando i pesanti giudizi personali e professionali a lei rivolti nella scorsa legislatura, la collega Teresa Di Fresco – denunciano i Pubblicisti Siciliani 2.0 – ha deciso di accettare supinamente e in solitudine la carica, rinnegando di fatto il progetto ed i programmi che il Gruppo dei pubblicisti siciliani 2.0 – con il consenso corale di tanti colleghi – porta avanti da anni”.
Nell’augurare a Teresa Di Fresco “un radioso avvenire giornalistico ed una sempre più prestigiosa presenza all’interno dell’Ordine dei giornalisti”, i Pubblicisti Siciliani 2.0 ricordano a tutti i colleghi che “la delicata carica di vice presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, questa volta, è stata sottratta alla legittima valutazione dei pubblicisti e usurpata grazie alla complicità di chi ha rinnegato la propria appartenenza”.

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