
La Pallavolo Cutro

Bruno Palermo, delegato Ussi
CUTRO (Crotone) – “Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”, diceva John Belushi in Animal House. Ora il gioco per la Pallavolo Cutro non è duro, ma durissimo. Per questo che i “duri”, quelli intesi che non lasciano niente al caso e combattono sempre e comunque per arrivare ad un risultato positivo per il bene comune, devono cominciare a giocare, e a farlo con tutte le armi possibili per impedire che un patrimonio sportivo, sociale, storico e perché no, pedagogico vada perduto.
Noi giornalisti e appassionati sportivi della provincia di Crotone abbiamo un solo mezzo per lottare: scrivere e far arrivare il nostro messaggio più lontano possibile affinché chi ha in mano il timone della barca possa aiutare tutto l’equipaggio.
La storia della Pallavolo Cutro da sola basterebbe a giustificare una forte levata di scudi contro chi vorrebbe che questa società sparisse dal semi professionismo, luogo in cui milita da 15 anni senza soluzione di continuità.
Provate a chiedere a tutte le atlete passate da Cutro e dalla Pallavolo Cutro, da Milano a Ragusa, che ricordo hanno di questa città, di questa provincia e, soprattutto di questa società. Avrete da tutte la stessa risposta, e a qualcuno scapperebbero anche le lacrime. Perché la Pallavolo Cutro non è e non sarà mai solo una semplice squadra che gioca su un parquet.
La Pallavolo Cutro è uno stile di vita, una famiglia, un modo di pensare e di agire che rende gli abitanti di Cutro e gli amanti della pallavolo orgogliosi di aver appartenuto a questo mondo anche per un solo sabato al Sangue di gatta, il fortino quasi invalicabile della atlete biancazzurre.
Noi giornalisti e sportivi della provincia di Crotone chiediamo a gran voce a tutti coloro che hanno competenze e possibilità per evitare che il titolo di Serie B vada venduto di intervenire e di farlo al più presto. Il Comune di Cutro, la Provincia di Crotone, la Regione Calabria, gli imprenditori della zona e quei crotonesi che vivono in Emilia, devono sapere cos’è la Pallavolo Cutro e soprattutto devono fare il possibile, e in alcuni casi anche l’impossibile, per tenere vivo questo fuoco di atletismo, civiltà, socialità e bene comune che arde da 27 anni e che è stato premiato anche dal Coni nazionale con la Medaglia al Merito sportivo.
Ora dimostriamo che questo Merito sportivo possa essere patrimonio di tutti: aiutiamo la Pallavolo Cutro a non scomparire.