In corso, nella città belga, i lavori che porteranno domani all’elezione del nuovo Direttivo dell’EFJ. Presente la Fnsi

Giornalisti: a Verviers il Congresso della Federazione europea

Un momento del Congresso dell’EFJ in corso a Verviers

VERVIERS (Belgio) – Al lavoro, a Verviers, gli 80 giornalisti provenienti da ogni angolo d’Europa per partecipare al Congresso dell’EFJ, la Federazione europea dei giornalisti, dedicata a “Le associazioni dei giornalisti in tempi di crisi: la lotta per il giornalismo come bene pubblico”.
La delegazione italiana, guidata dal segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi, è composta dal direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, e dai componenti della Giunta esecutiva Carlo Parisi, Leyla Manunza, Paolo Perucchini, Daniela Stigliano e Luigi Ronsisvalle.
Tanti gli interventi che si stanno susseguendo in una tre giorni dedicata ai temi e, soprattutto, alle problematiche comuni alla stampa dei vari Paesi europei, nella convinzione – anch’essa condivisa – che “una molteplicità di media è centrale in ogni società democratica” e, dunque, “il ruolo dei giornalisti va difeso”.
Non a caso, parlano di “lotta”, non di semplice impegno, i componenti dell’esecutivo dell’EFJ, a partire dal presidente, Arne Konig, nel descrivere la finalità del lavoro di sindacati e, più in generale, associazioni della stampa, in tutta Europa: “Gli ultimi, spesso drammatici, sviluppi delle vicende che riguardano i giornalisti in Europa dimostrano l’entità delle sfide che gli operatori dell’informazione e le loro associazioni si trovano ad affrontare ogni giorno”.
Sul tavolo, nella tre giorni di Verviers, che vede anche la partecipazione anche del presidente ell’IFJ (Federazione internazionale dei giornalisti), Jim Boumelha, e che si concluderà domani con l’elezione del nuovo Direttivo dell’EFJ, i diritti e i doveri dei giornalisti, l’importanza del pluralismo nel panorama locale, nazionale ed internazionale dell’informazione, l’equo compenso, la piaga del precariato giornalistico, che non rappresenta, di certo, un’esclusiva italiana. E, ancora, “l’impegno comune” dei Paesi che si ritrovano rappresentati nell’EFJ “a tutela della libertà di stampa in Turchia, agevolando la nascita, nel Paese, di una coalizione per la libertà d’espressione e di un sindacato dei giornalisti forte e capace di proteggere i diritti dei suoi membri”.

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