Il presidente della Fnsi sottolinea che “ancora non hanno nominato il loro rappresentante” nella Commissione

Equo compenso, Rossi: “Gli editori perdono tempo”

Giovanni Rossi

ROMA – Sulla definizione dell’equo compenso per i giornalisti gli editori fanno resistenza: è quanto è emerso ieri durante un convegno che si è svolto a Roma su informazione e nuove tecnologie, organizzato dall’Associazione amici giornalisti pubblicisti.
“Per stabilire la definizione di equo compenso a tabella e farlo entrare in vigore entro 6 mesi è al lavoro la commissione istituita per legge e ora presieduta dal sottosegretario all’Editoria Paolo Peluffo. Ma gli editori non hanno ancora nominato il loro rappresentante e perdono tempo con risposte pretestuose al sottosegretario. Qualora non applicassero le tabelle, gli editori perderebbero i contributi pubblici”, ha osservato il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, in una nota. (Asca)

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