PERUGIA – “La misura è ormai colma”: il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali (Pd), punta il dito contro un certa – secondo lui – reiterata rappresentazione mediatica della sua città e, dopo “l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso” (una puntata della Vita in diretta, su Rai1, con servizi e collegamenti sull’omicidio del giovane Alessandro Polizzi) annuncia “azioni legali a difesa dell’immagine” di Perugia, a partire proprio da una querela nei confronti della Rai e della Vita in diretta.
Stamani in una conferenza stampa nella sede comunale, Boccali ha descritto come “offensive della dignità di Perugia” le parole pronunciate da un giornalista (Carmelo Abbate di Panorama, ospite, giovedì scorso, del programma condotto da Mara Venier, ndr) nel corso della trasmissione in questione: “Non è più accettabile – ha ribadito Boccali – che si prenda spunto da un fatto di cronaca, che poteva succedere dovunque, per liquidare con toni aspri una intera comunità e per arrivare ad analisi sociologiche che recano danno alla città, ma soprattutto non possiamo portarci dietro a vita l’effetto Meredith (il riferimento è all’omicidio della studentessa inglese del novembre 2007, ndr)”.
Boccali ha riferito di aver già scritto al presidente e al direttore generale della Rai e di aver ricevuto le scuse telefoniche dalla redazione della trasmissione: “però quella telefonata privata al sindaco – ha commentato – non l’ho ritenuta sufficiente per i perugini, perché non voglio difendere la mia figura ma quella di una intera città”. (Ansa)