

Nando Mura
CAGLIARI – Oggi il quotidiano di Cagliari “L’Unione Sarda” non è in edicola per uno sciopero proclamato dall’assemblea dei redattori. L’astensione dal lavoro è stata decisa ieri, con solo due voti contrari (30 quelli favorevoli, ndr), per protestare contro un provvedimento dell’azienda che ha sospeso per cinque giorni un giornalista accusato di un presunto gesto volgare nei confronti di una collega.
L’accusa – secondo quanto si apprende – è stata smentita in modo deciso dall’interessato e anche da altri tre redattori che erano assieme a lui quando si sarebbe verificato l’episodio.
Al momento non risultano comunicati ufficiali dell’assemblea ma, sempre secondo quanto si apprende, i giornalisti del quotidiano protestano per una sanzione giudicata ingiusta nei confronti di un collega che non ritengono in alcun modo colpevole di quanto a lui addebitato.
Viene anche messo in evidenza che non si è voluto prendere le parti dell’uno o dell’altra, che ritengono vittime entrambi di un probabile fraintendimento, ma solo contro un provvedimento ritenuto sproporzionato sulla base del racconto delle persone coinvolte.
L’assemblea dei giornalisti dell’Unione Sarda ha dato mandato al comitato di redazione di chiedere al direttore la pubblicazione per domani (domenica 7 aprile) di un comunicato con il quale spiegare in modo ufficiale le ragioni dello sciopero. (Agi)
Il giornalista sospeso (dal 9 al 13 aprile) è Nando Mura, redattore dello Sport, al quale è stato notificato un “riprovevole addebito comportamentale”, con una lettera sottoscritta dall’amministratore delegato Piervincenzo Podda, per fatti risalenti a due mesi fa.
Il presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Francesco Birocchi, afferma che “il provvedimento – al di là del merito sul quale non voglio entrare – non poteva neanche essere adottato dall’azienda. Nel nostro contratto di lavoro non si prevede nulla del genere né sono previsti provvedimenti per questa fattispecie di comportamento”.
Dal canto suo, il segretario nazionale dell’Ordine di giornalisti, Giancarlo Ghirra, giudica il provvedimento “inaccettabile, è un attacco alla libertà di stampa, è un gesto provocatorio che lede l’autonomia dei giornalisti. Con questo atto – sottolinea Ghirra – l’amministrazione del giornale vuol colpire e intimorire tutta la redazione”.