Il pubblicitario ed editore milanese, presidente di Prs MediaGroup, ha già acquistato nel 2008 Cnr e Agr

Periodici Rcs: Bernardini De Pace in “pole position”

Sabina Rosset

Alfredo Bernardini De Pace

MILANO – Svolta nell’asta per la vendita dei dieci periodici Rcs, dove spunta il nome di peso di Alfredo Bernardini De Pace, in pista con un’offerta vincolante, secondo quanto ha appreso l’Ansa da fonti qualificate.
Il pubblicitario ed editore milanese, presidente di Prs MediaGroup, aveva già acquistato nel 2008 dal gruppo del Corriere le attività radiofoniche Cnr e poi l’anno successivo l’agenzia Agr.
Quella di Bernardini De Pace, 63 anni, tra l’altro fratello del celebre avvocato divorzista Annamaria Bernardini De Pace, sembrerebbe al momento l’offerta con maggior potenza di fuoco. In base ai dati camerali, nel 2011 solo Prs srl vantava ricavi per 30,2 milioni di euro, Agr per altri 3,3 milioni, e Cnr per 17,4 milioni.
Sino ad ora nella partita per i dieci periodici messi in vendita da Rcs si era appreso di un’offerta vincolante presentata dalla Seregni Fingraf del “ristrutturatore” Andrea Mastagni (con qualche incidente di percorso come il coinvolgimento giudiziario seguito al crac Masarotti). Sta, invece, ancora valutando il da farsi la News 3.0, editrice di Lettera43, il quotidiano online diretto da Paolo Madron.
Dopo aver presentato un’offerta vincolante è stato ammesso solo una settimana fa alla data room e nei prossimi giorni potrebbe decidere se avanzare a sua volta un’offerta vincolante. Entrambi sembrerebbero però essere acquirenti meno pronti al momento da un punto di vista finanziario all’acquisizione di testate con quasi una novantina di giornalisti.
Curiosamente, il profilo di Bernardini De Pace, concessionario ed editore, appare simile – con le debite proporzioni – a quello di Urbano Cairo, l’imprenditore che ha appena acquistato La7 da Ti Media. Rispetto al patron del Torino la sua “svolta” televisiva è, però, precedente.
Il network di canali del gruppo Prs presenta tra l’altro una posizione di forza nelle tivù per ragazzi, con nomi come K2 e Frisbee. Si è riunito, intanto, ieri a Milano per quasi 5 ore il Cda di Rcs condividendo “il progredire delle attività relative al piano per lo sviluppo 2013-2015”, secondo quanto comunicato al termine.
Il consiglio, secondo quanto si è appreso, avrebbe fatto solo un primo punto sulle offerte già arrivate per i periodici decidendo di aggiornarsi in vista forse anche dell’arrivo di ulteriori proposte.
La società ha poi annunciato che l’appuntamento “clou” per i conti è atteso in un Cda previsto il 27 marzo (quindi non il 23 come inizialmente filtrato). In quell’occasione è attesa anche la decisione sulla parte finanziaria del piano industriale, con il relativo importo dell’aumento di capitale, e il via libera alla rinegoziazione del debito.
Anche se di poco, insomma, i tempi sembrano allungarsi ulteriormente, tanto più che l’attesa iniziale di Rcs era quella di riunire il Cda entro l’11 marzo. Non dovrebbero, però, esserci ostacoli alla convocazione dell’assemblea sull’aumento in contemporanea a quella di bilancio, visto che slitta anch’essa ed è attesa al momento in una data tra il 2 e il 10 maggio (prima era attesa tra l’8 e il 24 aprile). (Ansa)

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