
“È senz’altro positiva – afferma il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi – e ben venga l’iniziativa dell’associazione Articolo 21 di richiedere a candidate e candidati alle elezioni politiche il loro impegno pubblico «per la tutela del pluralismo dell’informazione, la liberazione della Rai dai controlli dei partiti e del Governo, per la difesa dell’indipendenza del giornalismo e del diritto di cronaca, per la risoluzione dei conflitti di interesse nei media per un impegno contro qualsiasi bavaglio»”.
“Nella casa comune dei giornalisti italiani, quella della Fnsi, del sindacato unitario e plurale della categoria, sono certo – sottolinea Siddi – che l’8 di febbraio avremo ancora un’occasione per alimentare quel laboratorio di idee e di intenti comuni che ci vede in campo da anni – con coerenza e determinazione – impegnati su questi temi”.
A giudizio del segretario generale della Fnsi, “l’iniziativa assunta, inoltre, insieme tra noi e con tante altre associazioni della società civile e del mondo della cultura a livello internazionale per una petizione tesa a sollecitare il Parlamento europeo a una direttiva in materia di antitrust, di pluralismo e diritto di informare e ad essere informati con libertà e lealtà è un altro elemento di iniziativa ai nastri di partenza. Su questa, si tratta di dar vita a un movimento per una Europa che sappia vincere innanzitutto gli spread di libertà e di democrazia, attraverso la distinzione di poteri e funzioni e il riconoscimento delle autonomie dei giornalisti a garanzia della trasparenza, per una Europa democratica fondata sulla legalità e sulla condivisione”.
“Sono certo – conclude Franco Siddi – che questa iniziativa sociale e culturale che oggi interpella i politici candidati sia non solo di estrema attualità, ma anche ineliminabile dalle agende (ormai la politica cosi sintetizza programmi molto vaghi) di qualsiasi attività politica che voglia misurarsi con i problemi delle persone e delle comunità”.
A giudizio del segretario generale della Fnsi, “l’iniziativa assunta, inoltre, insieme tra noi e con tante altre associazioni della società civile e del mondo della cultura a livello internazionale per una petizione tesa a sollecitare il Parlamento europeo a una direttiva in materia di antitrust, di pluralismo e diritto di informare e ad essere informati con libertà e lealtà è un altro elemento di iniziativa ai nastri di partenza. Su questa, si tratta di dar vita a un movimento per una Europa che sappia vincere innanzitutto gli spread di libertà e di democrazia, attraverso la distinzione di poteri e funzioni e il riconoscimento delle autonomie dei giornalisti a garanzia della trasparenza, per una Europa democratica fondata sulla legalità e sulla condivisione”.
“Sono certo – conclude Franco Siddi – che questa iniziativa sociale e culturale che oggi interpella i politici candidati sia non solo di estrema attualità, ma anche ineliminabile dalle agende (ormai la politica cosi sintetizza programmi molto vaghi) di qualsiasi attività politica che voglia misurarsi con i problemi delle persone e delle comunità”.