Swartz, suicida a 26 anni, rischiava 30 anni di carcere per aver violato il sito del Mit, ora attaccato dai temibili hackers

Anonymous vendica il Robin Hood della Rete

Aaron Swartz, genio del web, sotto inchiesta per hackeraggio, si è suicidato venerdì

NEW YORK (Usa) – La vendetta di Anonymous: i guerriglieri della rete hanno hackerato il sito di MIT (Massachusetts Institute of Technology) in rappresaglia per il ruolo che l’ateneo ha avuto nella morte del co-fondatore di Reddit Aaron Swartz.
Il gruppo ha sferrato un attacco “denial of service” per mettere Ko il sito dell’Università affiggendovi poi un messaggio: “Se il governo ha contribuito o meno al suo suicidio, l’azione della magistratura contro Swartz è stata una grottesca ingiustizia, una distorsione perversa della giustizia per cui Aaron si batteva”.
Aaron Swartz era finito sotto inchiesta due anni fa per aver rubato 4,8 milioni di articoli accademici dal sito a pagamento JStor e averli messi in rete dopo aver avuto accesso alla rete del campus di Mit.
Se condannato, il giovane genio del web rischiava di scontare oltre 30 anni di prigione e una multa di un milione di dollari. Nuovi particolari intanto sono emersi sulle ultime ore di Aaron.
Due giorni prima di togliersi la vita, il ragazzo, che i difensori della libertà di rete considerano un loro Robin Hood aveva appreso che, anche in caso di patteggiamento, sarebbe finito in carcere.
Secondo quanto ha appreso il “Wall Street Journal”, l’avvocato di Swartz, Elliott Peters, aveva discusso la possibilità di un accordo lo scorso autunno con il vice procuratore federale Stephen Heyman. Si era sentito rispondere che Aaron avrebbe dovuto dichiararsi colpevole per ogni capo di imputazione e che il governo avrebbe insistito comunque per un periodo di detenzione.
Peters ha detto di aver parlato con Heyman di nuovo mercoledì scorso cercando di trovare un compromesso: il magistrato era stato implacabile. Swartz si è impiccato venerdì sera nella sua casa di Brooklyn. (Ansa)

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