Fu “il giornalismo sportivo in persona”, un autentico innovatore del mestiere che ha introdotto diversi neologismi

Gianni Brera, 20 anni fa l’addio a un grande

Gianni Brera (8 settembre 1919 - 19 dicembre 1992)

Gino Bartali e Fausto Coppi

ROMA – Vent’anni senza Gianni Brera, il giornalismo sportivo italiano in persona. Fu un autentico innovatore del mestiere grazie all’unione della sua cultura classica e del suo stile moderno, introducendo diversi neologismi tuttora utilizzati come ad esempio contropiede, libero, centrocampista, cursore, goleador, pretattica, melina, rifinitura, incornare e Padania.
Tifoso genoano, morì il 19 dicembre 1992 in un incidente automobilistico sulla strada tra Codogno e Casalpusterlengo. Nel 2002 gli venne intitolata l’Arena Civica di Milano, come omaggio ogni mese viene depositato un sigaro toscano sulla sua tomba al cimitero di San Zenone al Po.
Ieri sera, al teatro Franco Parenti di Milano, è andato in scena lo spettacolo “L’inventore del centravanti” di e con Sabina Negri e Bebo Storti, voce narrante e recitante sulle musiche di Enzo Jannacci, dedicato proprio a Gianni Brera.
La piece fa riemergere la sua personalità complessa inserendo la sua vicenda umana e professionale nella storia italiana del Novecento, riletta attraverso le imprese, i trionfi, i drammi sportivi di Coppi e di Bartali, di Meazza e del Grande Torino. (Asca)

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