Franco Siddi: “Normativa vecchia e superata. Il Parlamento ha perso l’occasione per fare in due ore una legge equilibrata”

Sallusti arrestato evade, poi torna ai domiciliari

Sallusti condotto fuori dalla redazione de “Il Giornale” dagli agenti della Digos

Franco Siddi

MILANO – Il giudice per le direttissime di Milano ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari per Alessandro Sallusti. Il direttore de “Il Giornale” verrà processato il 6 dicembre prossimo per il reato di evasione. “E’ stato un gesto simbolico”, ha detto Alessandro Sallusti al giudice che lo ha processato stamattina per direttissima nel tribunale di Milano.
Il direttore de “Il Giornale” si è impegnato a non ripeterlo e a rispettare scrupolosamente le prescrizioni disposte dal giudice della sorveglianza, Guido Brambilla, che ha disposto i domiciliari ieri. Alessandro Sallusti è evaso dagli arresti domiciliari e si è fatto arrestare dagli agenti della Digos dopo aver lasciato la sua abitazione presso la quale avrebbe dovuto scontare la detenzione ai domiciliari, la casa della compagna Daniela Santanché.
L’aver abbandonato il domicilio è stata considerata tecnicamente un’evasione. Poco prima dell’arresto Sallusti aveva detto alle telecamere di Tgcom24: “Ci siamo.
 Peccato che finisca così. Peccato che sia finita così – ha continuato – che siano entrati al giornale. Sono davvero incoscienti. Non si esegue l’arresto di un giornalista all’interno di un giornale”.
Sallusti si è anche rammaricato della “categoria (dei giornalisti, ndr) che non ha avuto un sussulto”. “E’ una ferita”, ha aggiunto “per tutti i noi, per «Il Giornale», abituato a essere ferito, del resto il suo fondatore è stato gambizzato. Siamo forti, ma mi dispiace per il nostro mestiere. Non doveva finire così”.
Immediata la reazione dei giornalisti. “Sallusti arrestato”, è il titolo che campeggia in apertura del sito de “Il Giornale”.
  “Italia vergogna d’Europa – si legge nel sommario – la polizia è entrata nella sede del Giornale durante la riunione di redazione per notificare gli arresti domiciliari al direttore.
 Portato via dalla Digos, Sallusti ha subito violato gli obblighi domiciliari ed è stato arrestato”. Così la redazione de “Il Giornale” riporta la notizia dell’arresto del direttore Alessandro Sallusti, arrestato dalla polizia perché ha violato gli obblighi domiciliari.
Fredda ma sostanzialmente di condanna la dichiarazione di Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana che esprime “molto rammarico” per l’epilogo della vicenda Sallusti e l’augurio che “la vicenda porti a tutti consiglio: ora serve molta moderazione, buon senso, grande saggezza”.
Il segretario generale della Fnsi torna a criticare la normativa esistente in Italia “vecchia e superata” che “ha determinato la sentenza che conduce il direttore de «Il Giornale» in carcere, per sua scelta”.
  Secondo Siddi, il caso Sallusti mette in evidenza la necessità di una riforma della legge sui reati a mezzo stampa “equilibrata”.
“C’era la possibilità di farla in due ore – spiega il segretario della Fnsi all’Agi – invece l’orientamento punitivo verso tutti i giornalisti lo ha impedito. In Parlamento è stata persa un’occasione”. “Dò atto al procuratore di Milano di aver assunto un’iniziativa di grande saggezza nell’applicazione della legge esistente – conclude Siddi – poi ciascuno fa le sue scelte”. “La nostra linea è che per questo tipo di reati non si finisca in carcere: chiediamo una riforma che preveda sanzioni alternative e la fine di querele temerarie”. (Agi).
“Oggi si scrive una brutta pagina nei confronti del giornalismo italiano libero e pluralista che con questa sentenza si vuole intimidire, costituendo, di fatto, un vulnus per la democrazia in Italia”. E’ quanto dichiara, infine, la componente Fnsi “L’Alternativa”, che esprime la sua “incondizionata solidarietà al collega Sallusti”.

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