

A seguito delle modifiche normative introdotte del D.L. 95/2012 infatti, anche l’Enpapi ha avviato un processo di riforma della struttura e del riparto della contribuzione per gli infermieri che, nell’ambito della professione, svolgono l’attività in regime di co.co.co., ponendo a carico dei committenti l’obbligo di assolvere i relativi adempimenti previdenziali.
Per questa ragione, l’Ente di previdenza degli infermieri ha ritenuto opportuno trarre spunto dal modello organizzativo e gestionale già strutturato dall’Istituto dei giornalisti che, come è noto, ha adottato una analoga riforma a decorrere dal 1° gennaio 2009.
Le intese raggiunte lo scorso 29 ottobre consentiranno la creazione di una piattaforma condivisa di strumenti informatici e di conoscenze tecnico-gestionali, che prevedono anche occasioni di formazione sia in ambito amministrativo che riguardo all’attività di ispezione e vigilanza, sull’assolvimento degli obblighi contributivi da parte dei committenti.
“Questa esperienza – afferma il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese – costituisce un importante laboratorio di riferimento per la realizzazione di modelli di interazione e sviluppo delle sinergie tra gli enti e le casse di previdenza dei professionisti, finalizzati ad ottimizzare le risorse attraverso il miglioramento della qualità dei servizi resi agli iscritti e il contenimento di costi complessivi del sistema”.
“Da più parti – dichiara il presidente Enpapi, Mario Schiavon – le Casse e gli Enti di previdenza privati dei liberi professionisti sono chiamati a realizzare forme di cooperazione e di messa in comune di risorse. Il protocollo sottoscritto con Inpgi ne è un esempio in concreto”.