Sei punti chiave per la modernizzazione del Paese. Nuovi paradigmi digitali nel privato e nella Pubblica Amministrazione

“Apri la scatola!” per un progresso sostenibile

ROMA – Si è svolto, al Tempio di Adriano di Roma, il Forum “Apri la Scatola” promosso dall’Associazione Italia 2020, La Sapienza, Stati Generali dell’Innovazione e Istituto Luigi Sturzo, i cui lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale di Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di commercio di Roma.
Il forum ha preso le mosse dalla pubblicazione di due libri: “L’Innovazione integrata. Imprese e amministrazione pubblica: nuovi paradigmi digitali per un progresso sostenibile” di Claudio Cipollini e Christian Rinaldi (Maggioli editore) e “Città intelligenti? Per una via italiana alle smart cities” di Andrea Granelli (Luca Sossella editore).
Nel corso del Forum, esponenti delle istituzioni, delle imprese, della ricerca e dell’associazionismo hanno espresso le loro proposte concrete per la modernizzazione del Paese, per “riempire la scatola” – oggi semi-vuota – dell’innovazione.
Sono emersi sei punti chiave.
Uno. La necessità di alfabetizzare le piccole e medie imprese e la Pubblica amministrazione, grazie all’immissione di giovani provenienti da esperienze dirette e solide nel mercato Internet e delle TIC (tecnologie, informatica e comunicazione).
Due. La creazione di un Fondo unico per l’e-Gov per istituzioni e imprese e adozione del project financing per gli interventi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e per le imprese.
Tre. Il lancio di campagne di promozione e informazione per i piccoli imprenditori, i cittadini e le stesse pubbliche amministrazioni sui vantaggi e i benefici dell’uso del digitale (dal commercio elettronico, all’open data, alla de materializzazione cartacea).
Quattro. La condivisione tra enti pubblici dei programmi e delle risorse (Comuni, Camere di Commercio, Provincie, Regioni e Stato) per essere in modo più efficiente e efficace al servizio dei cittadini e delle imprese.
Cinque. La collaborazione tra imprese, istituzioni pubbliche, Ong e cittadini per ridefinire i campi di intervento, le modalità, ma sopratutto per delinearne le responsabilità individuali e collettive.
Sei. Il lancio di Piani di sviluppo dei progetti e-Gov a carattere decennale, consentendo di capitalizzare sulla “long tail” di tali iniziative, puntando alla loro autosostenibilità finanziaria, dopo il terzo anno di start up ed esercizio sostenuti da fondi pubblici.
I contributi al Forum sono stati portati da Alberto Mattiacci del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale de “La Sapienza” Università di Roma; Marco Annarumi, Confesercenti Roma; Rosario Cerra, Confcommercio Roma; Umberto Croppi, UnaCittà; Vito Lo Russo, Microsoft, BizSpark; Carlo Forcolini, gruppo Ied; Alberto Caporale Unioncamere; Paolo Mazzoni, 3M; Paolo Testa, Anci;  Rachele Bonani, Pensa2040; Marco Esposito, Comune di Napoli; Roberto Esposito, ideatore Piattaforma deRev; Giuseppe Iacono, Associazione Stati Generali dell’Innovazione; Annalisa Agnelli, BedigitalNOW!; Pino Aprile, giornalista – scrittore; Ernesto Belisario, Associazione italiana per l’Open Government; Fulvio Caldarelli, Centro Interdisciplinare Ricerca paesaggio contemporaneo; Nicola Colicchi, Osservatorio Non Profit Camera di Commercio di Roma; Fabio Maccione, Associazione Prima Persona; Antonio Naddeo, Ministero per la Pubblica Amministrazione; Giovanni Tria, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.

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