MILANO – Le lingue sono entità vive, che cambiano, si aggiornano, e si arricchiscono anche con il parlato. Per fare il punto sulla situazione Hoepli presenta la nuova edizione del “Dizionario dei modi di dire della lingua italiana”.
Elena Rossi, giornalista e traduttrice, è una delle autrici. “Io credo – ha spiegato A TMNews dalla libreria Hoepli di Milano – che i modi di dire siano una parte vitale della lingua, soprattutto creativa, come si vede dalla loro nascita: nascono dal popolo, dall’esperienza diretta, raccolgono una saggezza popolare come i proverbi, ma in un altro modo”.
Vitalità dunque, ma anche qualche contiguità, non proprio virtuosa, con i luoghi comuni, come spiega l’altra autrice del Dizionario, la filologa Monica Quartu.
“Il modo di dire e il luogo comune – ci ha detto – tanta volte vengono scambiati l’uno per l’altro, spesso si ritiene un modo di dire quello che è semplicemente un proverbio. Sostanzialmemte però io credo che, anche se è vero che la lingua si evolve, dal mio punto di vista si sta anche un po’ impoverendo. Tante volte per spiegare un modo di dire ci si trova a ricorrere a un altro modo di dire. Se questa è ricchezza…”.
Secondo le due studiose i maggiori “inventori” di modi di dire oggi sono i giornalisti, mentre i giovani restano un po’ indietro su questo terreno. “I giovani – ha aggiunto Elena Rossi – producono sigle, linguaggi sincopati, un gergo interno che ha meno possibilità di sopravvivere nel tempo”.
E a rimetterci potrebbe essere proprio la qualità della lingua italiana. “Io – ha concluso Monica Quartu – sono ancora per l’uso dei congiuntivi. Vedo che però non godono assolutamente di buona salute”. (TMNews)
Monica Quartu ed Elena Rossi presentano la nuova edizione del “Dizionario dei modi di dire della lingua italiana”