Ospite della kermesse di Osimo, stasera, Cosimo Cosimo, che guida il Gruppo di lavoro dell’Odg sulla Carta di Treviso

I “cronisti 2.0” al Festival sul giornalismo d’inchiesta

Cosimo Bruno

OSIMO (Ancona) – Stasera (giovedì 18 ottobre) al Festival sul giornalismo d’inchiesta in corso a Osimo si parlerà di “New generation”, cioè i giornalisti di nuova generazione che potremmo definire “cronisti 2.0”.
Sarà una serata particolare perché assieme a quattro neo professioniste della Scuola di giornalismo di Urbino ci sarà il Gruppo di lavoro del Consiglio nazionale dell’Ordine sulla “Carta di Treviso” presieduto da Cosimo Bruno.
Si parlerà, insomma, di giornalismo, di inchieste, ma anche di etica professionale.
L’incontro si svolgerà (a partire dalle 21.15) nel suggestivo ambiente delle Grotte del Cantinone. L’incontro sarà coordinato da Gianni Rossetti, direttore del Festival e della Scuola di giornalismo di Urbino e Filippo Nanni, uno degli autori di Ballarò e docente della stessa Scuola urbinate.
Doriana Leonardo e Martina ilari parleranno dell’esperienza vissuta durante il “nevone” del febbraio scorso che ha coperto il Montefeltro di tre metri e mezzo di neve.
Grazie al lavoro svolto dalla Redazione, “Il Ducato on line” (la testata telematica della Scuola) è diventato il punto di riferimento di tutta l’informazione nazionale. I servizi filmati realizzati dai giovani giornalisti sono andati in onda su tutte le principali televisioni nazionali.
“Il Ducato on line” è balzato da circa 500-700 contatti unici al giorno a quasi quarantamila.
Sara Bertuccioli parlerà invece della sua inchiesta sulle bombe chimiche gettate in mare dai tedeschi al largo fra Pesaro e Cattolica. Ha intervistato i pescatori, ormai quasi centenari, che raccontano di quando trovavano nelle loro reti le bombe all’iprite, non solo nel dopoguerra, ma anche negli anni Cinquanta e Sessanta. Testimonianze che smentiscono l’efficacia della bonifica fatta dalla Marina militare.
Infine Nadia Ferrigo presenterà il filmato (realizzato assieme a Martina Manfredi) con il quale ha vinto il concorso nazionale dell’Ordine dei giornalisti sulla Carta di Treviso. Il tema proposto era “Omicidio di Sarah Scazzi: cronaca o spettacolarizzazione”. Nadia Ferrigo e Martina Manfredi hanno fatto un parallelo fra la storia di Sarah Scazzi, uccisa nel 2010 ad Avetrana, a quella di Marta del Castillo, assassinata nel 2009 a Siviglia.
Due storie sfruttate dalla morbosa attenzione delle tv, nei due paesi europei che più si occupano di cronaca nera nei telegiornali. Due storie simili, ma con risvolti mediatici diversi: mentre alle tv italiane non sono stati posti freni, quelle spagnole hanno dovuto fare i conti con una piccola rivolta del pubblico nata sul web.
Il Festival di Osimo va ormai verso la conclusione. Domani (venerdì 19) nella Sala Maggiore del Palazzo Municipale, alle 21.15 ci sarà un altro appuntamento molto atteso. Si parlerà di attualità politica, con Andrea Vianello (conduttore di Agorà, su Raitre) e Filippo Nanni, uno degli autori della trasmissione di approfondimento politico Ballarò.
Sabato (20 ottobre) gran finale al Teatro La Nuova Fenice, sempre alle 21.15. Si parlerà della “Ricerca della verità sugli scomparsi”.
I protagonisti saranno Pietro Orlandi (fratello di Emanuela, scomparsa nel giugno 1983 da Roma), Fabrizio Peronaci (Corriere della Sera), Giorgia Isidori (Presidente di Penelope per la Regione Marche, sorella di Sergio, scomparso ad aprile 1979 da Villa Potenza), Pino Rinaldi (Rai – Chi l’ha visto?), Maria Antonietta Gregori (sorella di Mirella, scomparsa nel maggio 1983 da Roma) e l’Onorevole Marco Beltrandi. Parteciperanno inoltre alcune famiglie di persone marchigiane scomparse, per portare la loro testimonianza. Insomma un finale degno di un Festival che si è imposto per i temi trattati e la altissima qualità dei relatori. L’ingresso a tutte le serate è libero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *