Il segretario generale Franco Siddi, ad Aosta e Saint-Vincent, ribadisce che “la sentenza getta vergogna sull’Italia”

La Fnsi è pronta a chiedere la grazia per Sallusti

Alessandro Sallusti

SAINT-VINCENT (Aosta) – Può chiedere la grazia per Sallusti la Fnsi? “In ultima istanza (e comunque previa verifica di titolo giuridico a farlo) penso proprio di sì, ma intanto il Parlamento faccia la sua parte e modifichi la norma del codice penale che punisce con la galera i pretesi reati stampa”. Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, rispondendo alla domanda postagli da Giampaolo Pansa e da altri colleghi, a Saint Vincent e in un’assemblea dell’Assostampa ad Aosta in occasione dell’inaugurazione della nuova sede.
“La Fnsi, nell’interesse dei principi fondamentali della libertà di stampa, tutti, evidenziato dal caso Sallusti, esaurita ogni altra possibilità, potrebbe chiedere la grazia al Capo dello Stato – verificata la legittimazione ad agire – per il direttore del Giornale condannato a 14 mesi di reclusione”, ha argomentato il segretario generale della Federazione della stampa.
“Mi dichiaro  – ha aggiunto Siddi – disponibile a considerare anche questa ipotesi perché si ponga riparo agli effetti devastanti di una norma illiberale e mostruosa che prevede la galera per quelli che vengono definiti reati di opinione”.
Resta inteso, ha detto Franco Siddi che “questa è una legge che getta vergogna sull’Italia. Non coincide con la Costituzione e la normativa europea. Saremo sanzionati a Strasburgo e faremo la solita brutta figura a livello internazionale”.
“I direttori e i giornalisti – ha aggiunto – devono assicurare la responsabilità verso i cittadini assicurando un’informazione leale. I giornalisti devono avere la libertà di raccontare i fatti come li osservano e di commentarli. Le opinioni devono essere messe a confronto con altre idee e non con la galera”. (Ansa)

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