Il presidente della Fieg, Giulio Anselmi, alla “Giornata della trasparenza” promossa dalla Federazione della Stampa

Giornalisti: l’accesso alle fonti è garanzia di qualità

Giulio Anselmi

ROMA – “In un momento in cui l’informazione è in crisi, e non solo quella cartacea, intervenire sulla qualità della mediazione giornalistica, e quindi sull’accesso alle fonti, è fondamentale per rendere più credibile il lavoro dei giornalisti”. Lo ha Giulio Anselmi, presidente della Fieg, in occasione della “Giornata della trasparenza”, nella sede della Fnsi, a Roma.
“Parlo da giornalista più che da presidente Fieg – ha detto – perché so che l’accesso alle fonti è una condizione essenziale del nostro lavoro. Per esercitare davvero il diritto di cronaca bisogna essere più vicini possibile alle cose che accadono e condizione di questa possibilità è l’accesso alle fonti, si tratti di documenti o di persone.
Naturalmente atti come quelli della Pubblica Amministrazione sono fonti primarie e di particolare rilievo. L’accesso a queste fonti – ha spiegato il presidente della Fieg – consente di affrontare in modo globale questioni che sono state al centro del dibattito politico in questi anni. Parlo del tema delle intercettazioni e della privacy”.
“Noi editori e giornalisti – ha proseguito – dobbiamo essere più credibili. Siamo, in sostanza, percepiti sempre dalla parte del potere. E questo fa capire perché piace tanto l’informazione sul web che viene considerata più libera e meno paludata, a differenza dell’informazione della carta stampata.
Sosteniamo sempre che l’informazione delle antiche testate abbia, però, un elemento di credibilità che i singoli siti web non hanno. Da questo punto di vista il tema dell’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione introduce un elemento di realtà e credibilità.
Accedere a documenti – ha concluso Anselmi – è come accedere ad una lingua sconosciuta e difficile: bisogna saperli leggere e tradurre. Se noi faremo questo, daremo la sensazione di avere a cuore l’idea di realizzare una informazione che serve ai cittadini. Noi abbiamo il diritto/dovere di fare informazione, i cittadini hanno il diritto di essere informati bene”. (Adnkronos)

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