E‘ il giornalista Antonio Voceri la prima vittima della riforma del lavoro. L’Alg: “Inaccettabile ritorsione”

Riassunto con l’art.18 e licenziato con la norma Fornero

Giovanni Negri

Elsa Fornero

MILANO – Licenziato illegittimamente e riassunto ancor prima della causa per violazione del vecchio art. 18 dello Statuto dei lavoratori, è stato nuovamente licenziato sulla base delle nuove disposizione della riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero.
E’ accaduto a Milano a un giornalista di Tecnomovie, società che fornisce i contenuti a Sisal Tv, che ha circa 35 dipendenti. E’ forse il primo caso di applicazione del nuovo art.18 nella categoria.
Sono state applicate le procedure della legge 28/6/2012, appunto l’art.18 modificato che consente i licenziamenti economici individuali e che in caso di una loro illegittimità prevede solo un risarcimento monetario.
Il lavoratore, Antonio Voceri, 44 anni, sposato e con due figli, assistito dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti (Alg), ha impugnato il provvedimento ritenendolo nullo (in questo caso il dipendente viene reintegrato) perché – come scritto nella procedura di conciliazione obbligatoria davanti alla Direzione territoriale del lavoro – è “una ritorsione relativa al precedente licenziamento illegittimo ed è anche discriminatorio”.
”Oltretutto – vi si legge – vi sarebbe anche la possibilità di un diverso collocamento in azienda”. Dal canto suo Tecnomovie “contesta quanto dichiarato dal lavoratore, dichiarando che tale licenziamento non è discriminatorio, non è ritorsivo e non è illegittimo” e che “soprattutto il lavoratore non è ricollocabile”.
L’azienda ha offerto sei mensilità per evitare la causa. Proposta declinata da Voceri.
“Il sindacato dei giornalisti – ha commentato il presidente dell’Alg, Giovanni Negri – ha da subito messo in guardia sulla pericolosità del nuovo art.18. Sono convinto che il giudice di fronte alla palese nullità del licenziamento provvederà al reintegro”.

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