Il governatore ammette di aver “offeso un’intera categoria” tacciandola di “killeraggio”. Ma “un paio di cose le devo dire”

Sicilia: Lombardo chiede scusa ai giornalisti, però…

Raffaele Lombardo

PALERMO – “E’ doveroso da parte mia formulare le mie scuse all’Ordine dei giornalisti perché quando ho profferito queste parole ‘sulle mie scelte fate killeraggio politico’ ho offeso un’intera categoria, ecco perché chiedo scusa”.
A fare pubblica ammenda, scegliendo il “mare magnum” della Rete, è il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, dopo la bagarre scatenatasi tra lui e la stampa, qualche giorno fa, attorno alle nomine all’interno dell’Amministrazione regionale effettuate negli ultimi anni.
“I giornalisti – scrive Lombardo sul suo blog – esercitano la loro professione con scrupolo e coraggio e, per mezzo dei giornali e degli altri media, informano puntualmente i cittadini”.
Bene. Scuse fatte, tutto risolto. E invece no. Il governatore siciliano proprio non ce la fa ad andare d’accordo coi giornalisti. Neppure il tempo di deporre l’ascia di guerra, che sente il bisogno di riaccendere la miccia: “Tuttavia – dice – un paio di cose mi è d’obbligo farle notare”. Ai giornalisti, ovviamente.
“Mi capita oggi – scrive Lombardo – di leggere un articolo tratto da ‘La Repubblica’ del 4 luglio in occasione dell’intervista rilasciata all’emettente tv La7 in materia di nomine e poltrone assegnate…”. E giù un fiume di chiarimenti, fatti da puntualizzare, affermazioni da confutare. Prime tra tutte quelle sulla bontà (o meno) delle nomine, che, assicura Lombardo, “sono legittime” e in Regione “facciamo solo il nostro dovere”.

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