Michele Santoro
MILANO – Ad annunciarlo, ieri sera in diretta, nell’edizione serale del suo Tg, è stato Enrico Mentana: “Poco fa Michele Santoro ha firmato con La7. La prossima stagione quindi di ‘Servizio pubblico’ andrà in onda sulla nostra rete”.
Una notizia, dunque, ufficiale, rimbalzata su Twitter e il resto della Rete, con polemiche, a tratti aspre, ai danni del giornalista divorziato dalla Rai. Un annuncio, in ogni caso, che ha puntato sull’effetto sorpresa, alla vigilia della presentazione, oggi a Milano, dei palinsesti dell’emittente.
E Santoro che dice? Se, fino a una settimana fa, parlava di “una trattativa laboriosa” con la tv di Telecom (i cui titoli stanno volando in Borsa, dopo l’annuncio dello sbarco del mattatore di “Servizio Pubblico” sulle proprie frequenze), oggi rassicura i suo fans. Quelli, tra cui molti delusi, – stando a quanto scrivono, in queste ore, sui social network, – che si erano autotassati con i famosi 10 euro pur di garantire la messa in onda del “programma indipendente” realizzato da Santoro & Co. “E i soldi che avevo dato per creare un progetto davvero autonomo?”, scrive qualcuno su Facebook. E un altro: “Ho donato i miei 10 euro perché credevo nel progetto ma non capisco questa scelta”.
“Servizio Pubblico resterà produttore autonomo, indipendente e soprattutto proprietario dei suoi contenuti – replica Santoro ai suoi fedelissimi – . L’unico vincolo che avremo è il rispetto delle leggi! Questo anche grazie ai 100.000 di voi che hanno donato per accendere le luci dello studio per una stagione tv e che oggi prosegue in un progetto sociale che si chiama Servizio Pubblico. Siamo felici di poter offrire il nostro prodotto indipendente a un bacino potenzialmente più ampio come quello di La7, e di affrontare questa sfida insieme a voi”.
