
Dante Ciliani

Marta Cicci
PERUGIA – Azioni positive per contrastare il precariato giornalistico, qualità dell’informazione locale, formazione e aggiornamento, contributi pubblici per le aziende editoriali legati all’applicazione dei contratti giornalistici, incentivi e facilitazioni per le iniziative imprenditoriali avviate da giovani professionisti.
Questi i punti principali oggetto dell’incontro che si è svolto, a Palazzo Cesaroni, tra l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e i vertici di Ordine dei giornalisti dell’Umbria e Associazione stampa umbra.
Erano presenti per il Consiglio regionale il presidente Eros Brega, i vice Damiano Stufara e Andrea Lignani Marchesani, il segretario generale Franco Todini; in rappresentanza dei giornalisti Dante Ciliani (presidente Odg-Umbria), Roberto Conticelli (segretario Odg-Umbria) e Marta Cicci (presidente Asu).
Dall’incontro è scaturita la proposta (da parte del presidente Brega) di istituire un gruppo di lavoro che dovrà elaborare una base di documento tecnico su cui aprire il confronto con i capigruppo consiliari, al fine di produrre appropriate iniziative di legge per contrastare il precariato e qualificare l’informazione.
Le rappresentanze dei giornalisti umbri, come ha spiegato Ciliani, hanno richiesto l’incontro per sensibilizzare l’Assemblea legislativa su quella autentica “piaga” costituita dal fenomeno del precariato che, in Umbria, riguarda circa 500 unità tra collaboratori e free lance (sono circa1500 gli iscritti all’ordine umbro) che non superano il reddito annuo di 5000 euro. Questo fenomeno è determinato dalle minori risorse pubblicitarie per l’editoria, dallo scarso indice di lettura e dal digital divide che “in Umbria si attestano sulla media delle regioni del sud”.
Una crisi che, ha sottolineato Conticelli, sta comportando ristrutturazioni fortissime nelle imprese dell’informazione umbra, i cui effetti sul mercato del lavoro giornalistico sono stati definiti “drammatici” da Marta Cicci che ha parlato di “tagli pesanti, riduzione di posti di lavoro, precariato spinto, sia nella carta stampata, sia nell’emittenza radiotelevisiva”. Tutto ciò, hanno rilevato i rappresentanti dei giornalisti condiziona pesantemente in negativo la qualità stessa dell’informazione e conseguentemente il pieno esercizio del diritto dei cittadini ad essere informati. Si chiede quindi un’azione legislativa da parte del Consiglio che definisca norme che incentivino l’avvio di aziende di informazione innovative da parte di giovani professionisti, vincolino la concessione di contributi e fondi a quelle imprese editoriali che dimostrino di rispettare la normativa contrattuale giornalistica, individuino dei percorsi di formazione e aggiornamento da inserire nei piani regionali. Centrale è stato definito il ruolo che dovrà svolgere il Corecom nel fornire strumenti e competenze che “sostengano e contribuiscano a valorizzare l’informazione locale”.
Il presidente Brega ha assicurato la massima attenzione da parte del Consiglio ai temi legati alla crisi dell’informazione e dell’editoria ed ha proposto di istituire un gruppo di lavoro (composto dai due vicepresidenti Stufara e Lignani Marchesani, dal capo Ufficio stampa Bertini, dai presidenti di Odg-Umbria e Asu, Ciliani e Cicci, dai rappresentanti degli editori) che, entro il prossimo mese di ottobre, dovrà elaborare una base di proposta tecnica su cui aprire il confronto con i capigruppo consiliari al fine di produrre appropriate iniziative di legge.
Stufara e Lignani Marchesani hanno condiviso il percorso indicato dal presidente Brega ed hanno fatto alcune puntualizzazioni: Stufara ha sottolineato l’opportunità di ipotizzare gli scenari che si aprono con il progresso tecnologico dell’informazione, per programmare interventi adeguati; Lignani Marchesani ha ravvisato la necessità di garantire una sempre maggiore correttezza e qualità dell’informazione, “soprattutto di quella che si occupa di politica e istituzioni”. (AgenParl)