Venerdì la commemorazione dell’editorialista de “la Repubblica”, scomparso a 81 anni. Il cordoglio della Fnsi

Addio al giornalista Sandro Viola

Sandro Viola

ROMA – Lutto nel mondo del giornalismo. Dopo una lunga malattia è morto oggi Sandro Viola, editorialista del quotidiano “la Repubblica”, nel quale ha lavorato fin dal giorno della sua fondazione, nel 1976. Nato a Taranto il 2 giugno del 1931, prima di approdare al quotidiano fondato da Eugenio Scalfari aveva ha lavorato a “La Stampa”. Giornalista professionista dal 1° febbraio 1964, era iscritto all’Ordine del Lazio.
A “la Repubblica” si è fatto apprezzare per i suoi servizi sul sequestro e l’uccisione di Aldo Moro passando, successivamente, agli esteri diventando un profondo conoscitore del Medio Oriente. Prima da corrispondente dall’estero, quindi  da inviato speciale, ha seguito per anni le vicende della Russia e del Medio Oriente. Nel 1972 aveva ricevuto il “Premiolino” per la sua attività a “La Stampa”.
La Federazione nazionale della stampa esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del collega Sandro Viola, profondo conoscitore della realtà internazionale e acuto osservatore dei problemi delle aree medioorientali e dei paesi ex Unione Sovietica.
Con lui scompare un attento analista della politica estera e dei fenomeni che oggi stanno quasi radicalmente modificando i vecchi assetti nati dalla seconda guerra mondiale. Il sindacato dei giornalisti è vicino alla famiglia di Sandro Viola e al suo giornale, “La Repubblica”.
La commemorazione di Sandro Viola sarà venerdì, 22 giugno,  alle 10, nella sala del tempio egiziano al Verano.

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