Il disavanzo scende a quasi 42mila euro (erano 400mila nel 2008). Calabria al 5° posto per numero di iscritti

La Fnsi approva il Bilancio Consuntivo 2011

Franco Siddi

ROMA – Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2011, che si è chiuso con un disavanzo di 41mila 803,05 euro. Dei 117 aventi diritto, hanno partecipato al voto 56 consiglieri nazionali esprimendo tutti il proprio sì con voto palese per alzata di mano.
La chiusura dell’esercizio 2011, pure in presenza di un notevole impegno dell’attività federale, risulta ampiamente inferiore al disavanzo degli anni precedenti, a conferma dello sforzo di contenimento delle spese che nel 2010 avevano fatto registrare un passivo di 163mila 388,35 euro, nel 2009 di oltre 200mila euro e nel 2008 di quasi 400mila.
Le entrate complessive sono state pari a 3 milioni 691mila 530,75 euro, con un incremento dell’11,12 percento rispetto all’esercizio precedente, mentre le uscite sono state pari a 3 milioni 715mila 698,62 euro, con un incremento del 6,61 percento. In particolare, le entrate per quote federali hanno registrato una perdita del 5,20 percento.
Quanto agli iscritti, il 2011 ha fatto registrare un calo di 2331 unità (936 professionali e 1109 collaboratori), con la Lombardia che si conferma in testa alla classifica con 5601 iscritti (4387 professionali e 1214 collaboratori), seguita dal Lazio con 4344 (3820 e 524), dal Piemonte con 1586 (860 e 726), dalla Sardegna con 1464 (520 e 944) e dalla Calabria con 1163 (601 e 562). Seguono: Emilia Romagna 1154 (860 e 294), Toscana 1051 (817 e 234), Campania 999 (563 e 436), Veneto 852 (662 e 190), Sicilia 850 (459 e 391), Friuli Venezia Giulia 671 (433 e 238), Puglia 587 (356 e 231), Liguria 569 (454 e 115), Trentino Alto Adige 437 (392 e 45), Marche 317 (234 e 83), Basilicata 314 (128 e 186), Abruzzo 263 (185 e 78), Umbria 205 (149 e 56), Molise 140 (60 e 80) e Valle d’Aosta 136 (89 e 47). In totale, dunque, gli iscritti alla Fnsi al 31 dicembre 2011 sono stati 22.703, di cui 16.029 professionali e 6674 collaboratori.
Nella disamina dell’andamento degli iscritti. ha evidenziato il segretario generale, Franco Siddi, nella sua relazione, si riscontra che i contrattualizzati sono diminuiti di 536 unità, mentre i pensionati sono aumentati di 164, segno evidente che che la contrazione del numero dei giornalisti in attività non è compensata dall’aumento dei pensionati.
Peraltro, il raffronto con la popolazione Inpgi (18050 nel 2010 e 17907 nel 2011) indica un’accentuazione della divaricazione. Il dato più significativo, nella categoria dei professionali, è comunque quello relativo ai non contrattualizzati, che sono diminuiti di 867 unità. E’ questa l’area dei giornalisti disoccupati e cassaintegrati, ma anche del lavoro autonomo, su cui la Fnsi, sulla base dei mandati congressuali di Bergamo, sta ponendo una particolare attenzione nella sollecitazione di strumenti legislativi di tutela e nella costruzione di diritti contrattuali.
Il vicesegretario nazionale Fnsi, Carlo Parisi, nell’evidenziare l’enorme lavoro fatto in materia di contenimento delle spese, a fronte del calo degli introiti derivanti dalle quote degli iscritti, sottolinea il dato  che vede la Calabria confermarsi per il secondo anno consecutivo al quinto posto assoluto per numero di iscritti.
“Nonostante il fisiologico calo dell’ultimo anno, che riflette l’andamento generale e la forte preoccupazione dei pubblicisti rispetto ad un futuro ancora incerto, in otto anni – ricorda Carlo Parisi – la Calabria ha, infatti, più che raddoppiato gli iscritti, passando dall’11° al 5° posto. Un dato che premia il lavoro svolto e conferma la scelta giusta dei giornalisti di credere fermamente in un sindacato che si batte, con ogni mezzo, per garantire tutele, ma soprattutto dare dignità e decoro, ad una professione che da più parti si vorrebbe annientare”.

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