Il presidente della Regione Sicilia contro Francesco Viviano, Alessandra Ziniti e Sebastiano Messina: “Scrissero del mio arresto”

Lombardo chiede i danni a “la Repubblica”

Raffaele Lombardo

PALERMO – L’onorevole Raffaele Lombardo, sia personalmente che nella sua qualità di Presidente della Regione siciliana, ha fatto notificare una citazione in giudizio ai giornalisti de “La Repubblica” Francesco Viviano e Alessandra Ziniti ed al responsabile della sede palermitana del quotidiano Sebastiano Messina nonchè alla Società editrice l’Espresso S.p.A. al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti, nella sua duplice veste, dalla campagna di stampa “falsa e diffamatoria” posta in essere dal Gruppo Repubblica – L’Espresso nel corso del 2010.
In particolare il quotidiano “La Repubblica” in più circostanze ha diffuso la notizia “destituita di fondamento – sostengono i legali di Lombardo – che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nelle persone dell’allora Procuratore D’Agata e dei suoi sostituti, aveva depositato presso l’ufficio del Gip una richiesta d’arresto per il Presidente Raffaele Lombardo”.
“Solo la secca smentita delProcuratore D’Agata, che si è visto costretto a reiterarla per ben due volte – si legge nell’atto di citazione – ha evitato una grave deviazione del percorso democratico deciso dal popolo siciliano col voto espresso nella primavera del 2008”.
“Il tentativo del gruppo Repubblica – L’Espresso di precedere l’evento determinandolo non ha avuto successo ed ora il medesimo gruppo editoriale ed i singoli responsabili personalmente, dovranno rispondere di tale condotta dinanzi al Tribunale Civile di Roma”.
Lombardo ha affidato l’incarico di rappresentarlo in giudizio all’Avv. Alessandro Benedetti del foro di Roma. (Asca)

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