Oggi a Capannori si discute di “buona” informazione e dei problemi della categoria

Giornalismo: il lavoro che non c’è

Paolo Ciampi, presidente Ast

Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Capannori

CAPANNORI (Lucca) – Il dibattito sulla situazione dell’informazione e del lavoro nelle realtà giornalistiche toscane e italiane riparte oggi da Capannori, con il convegno dal titolo: “Il giornalismo che (non) c’è. Senza lavoro nessuna informazione”.
L’iniziativa si svolgerà nel nuovo auditorium del Comune, Artè. Una mattinata aperta a tutti, che si inserisce in “Capannori at work: il festival del lavoro”, la serie di eventi organizzati dall’amministrazione comunale in vista del primo maggio 2012, per parlare di futuro e occupazione.
Organizzatori e curatori dell’evento sono quattro giornalisti lucchesi e fiorentini: Susanna Bonfanti, Stefania Guernieri, Enrico Pace e Gabriele Mori.
La premessa da cui inizieranno i lavori del convegno su informazione e lavoro parte dall’osservazione della realtà giornalistica, che negli ultimi due anni è stata soggetta ad una continua emorragia occupazionale.
Alla mattinata parteciperanno nomi e volti dell’informazione toscana e nazionale, il presidente dell’Associazione Stampa toscana, Paolo Ciampi e Pino Rea fondatore di Lsdi, Libertà di stampa diritto all’informazione. Nel corso del convegno interverranno editori “illuminati” che, nonostante la crisi economica, hanno accettato la sfida dei tempi portando avanti le aziende, senza ricorrere a riduzioni di personale e continuando a fare informazione, oltre ad esperti del settore della comunicazione.
Vi sarà anche un momento dedicato all’informazione televisiva con la presentazione, insieme agli autori, dell’ebook sullo stato delle televisioni toscane al momento del passaggio al digitale terrestre, edito dall’Ast.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare la neonata sezione lucchese dell’Associazione stampa Toscana e dell’Osservatorio sulla Buona Informazione, promosso dal Comune di Capannori. Canale 10, Noi Tv, Il Nuovo Corriere di Lucca e della Versilia, Il Nuovo Corriere di Firenze, Tv1, Tele Etruria, Il Nuovo Corriere di Arezzo, sono solo alcune delle testate che in Toscana hanno cessato l’attività oppure stanno attraversando un momento di grave crisi economica e occupazionale.
In molti casi le risposte degli editori sono state la cassa integrazione e la mobilità per i giornalisti dipendenti, o la chiusura delle aziende. Questo significa che i giornalisti assunti a tempo indeterminato spesso sono costretti a un inevitabile ritorno al precariato e per chi era in attesa, magari da anni, di una stabilizzazione, l’obiettivo si allontana. Tutto ciò come si riflette sulla qualità del prodotto giornalistico? Quali sono le prospettive per il settore dell’informazione indispensabile alla vita dei cittadini in una democrazia? I giornalisti sono convinti che la buona informazione debba essere supportata dal buon lavoro.
L’evento è stato fortemente voluto dall’amministrazione Comunale di Capannori e dal sindaco Giorgio del Ghingaro, da sempre attento alle buone pratiche. Fra queste, un posto di rilievo deve essere dedicato alla buona informazione. (Agi)

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