Il presidente Usa ha scelto la carta dell’ironia: “Tra 4 anni sarò come Morgan Freeman!”

Obama scatenato alla cena dei corrispondenti

Barack Obama più ironico che mai alla Cena dei reporter stranieri alla Casa Bianca

Morgan Freeman

WASHINGTON (Usa) – Battute e ironia di Barack Obama davanti ad un parterre di stelle del calibro di George Clooney, Lindsay Lohan e Steven Spielberg al ricevimento dei White House Correspondents, ormai uno degli eventi mondani più attesi di Washington. Il presidente del Stati Uniti ha mostrato su un maxischermo le immagini di quando è arrivato alla Casa Bianca.
“Quattro anni fa ero così”, dice indicando lo scatto che lo ritraeva sorridente e senza un capello bianco. Poi sullo schermo compare un’altra immagine, è quella attuale, dove Obama è serioso. “Oggi sono così”, afferma l’inquilino della Casa Bianca tra l’ilarità della platea. E infine fa vedere come sarà tra quattro anni: improvvisamente compare sullo schermo l’immagine dell’attore settantacinquenne Morgan Freeman.
Il discorso di Obama all’annuale incontro con i corrispondenti stranieri è tutto all’insegna di una benevola presa in giro degli avversari, ed anche di se stesso.
“Siamo qui riuniti in uno storico anniversario: l’anno scorso, proprio in questo weekend, abbiamo finalmente portato di fronte alla giustizia uno dei più famigerati personaggi”, afferma Obama mentre alle sue spalle, quando il pensiero di tutti andava al raid in cui rimase ucciso Osama Bin Laden, appariva la foto di Donald Trump, il miliardario che un anno fa nutriva aspirazioni presidenziali cavalcando i dubbi sulla vera nazionalità di Obama, fino a quando, appunto un anno fa, il presidente pubblicò il certificato di nascita.
Obama infatti fa dell’ironia anche sulle vicende imbarazzanti della sua amministrazione, come lo scandalo per le spese eccessive di una conferenza organizzata da un’agenzia federale o quello del Secret Service in Colombia: “Devo tornare a casa in tempo per il coprifuoco dei miei agenti”, dice scherzando sulle nuove, più severe, regole imposte ai suoi body guard dopo l’imbarazzo dei 12 andati con le escort a Cartagena.
Parlando agli oltre 3mila invitati al ricevimento, Obama naturalmente non risparmia il suo prossimo diretto avversario alle presidenziali, Mitt Romney. “Io e Romney abbiamo molte cose in comune, abbiamo un titolo di studio ad Harvard, anzi io ne ho uno e lui due, che snob”, dice, riferendosi all’infelice battuta di Rick Santorum, l’ex candidato alla nomination Gop, che aveva accusato Obama di essere uno snob perché vuole che tutti i ragazzi americani vadano al college.
E, naturalmente, torna sulla vicenda destinata a tormentare a Romney fino a novembre, quella del cane Seamus che nel 1983 si fece – secondo quanto ha incautamente raccontato il repubblicano nel tentativo di rappresentarsi come un americano medio nonostante tutti i suoi soldi – un viaggio sul tetto della macchina della famiglia Romney fino in Canada. Obama mostra un fotomontaggio di un futuro presidente Romney che viaggia sull’Air Force One, con un cane sul tetto del velivolo. (Adnkronos/Ign)

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