JESI (Ancona) – Una regione in lutto, oggi, le Marche per l’improvvisa scomparsa di Luca Animobono, 43 anni, cronista del “Corriere Adriatico”, morto all’ospedale di Rimini, dove era ricoverato, da ieri, dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale.
Giornalista professionista dal 2 ottobre 2001, in forza alla redazione di Jesi del “Corriere Adriatico”, Luca Animobono Ruggeri era nato il 13 febbraio 1969 ad Albacina, una frazione nel Comune di Fabriano, ma viveva a Jesi.
In Romagna, Luca, era andato per trascorrere una breve vacanza con gli amici. Poi, ieri mattina, mentre era ancora in albergo, il malore, che si rivelerà presto un’emorragia cerebrale. E la corsa all’ospedale più vicino, quello di Rimini. Le sue condizioni sono apparse, purtroppo, da subito gravissime, fino al decesso, oggi, nel reparto di Rianimazione del nosocomio romagnolo.
“Luca era mite e dolce, legatissimo al suo lavoro”, ha scritto su Facebook il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca.
“Dire che era un giornalista generoso, attento e preparato non basta a descriverne l’umanità e l’empatia”, ha aggiunto, nel suo messaggio di cordoglio ai genitori del giornalista, il presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande.
Sgomenti i colleghi, e non solo quelli del “Corriere Adriatico”, così come la piccola comunità di Albacina. Tutti stretti attorno alla famiglia di Luca Aninombono.
“Era orgoglioso di appartenere alla nostra comunità, – dicono i suoi compaesani – che da cronista ha sempre raccontato con sguardo attento e ispirato, con grande passione. Era impossibile non provare affetto, stima e simpatia per Luca”.
Proprio a Fabriano, la cittadina, cioè, a due passi dal suo paese di origine, Luca aveva iniziato a fare il giornalista 20 anni fa.
Al cordoglio della comunità e delle istituzioni, si affianca quello dei colleghi del Comitato di redazione del “Corriere Adriatico”:
Se n’è andato Luca, e con lui se n’è andata anche una parte di tutti noi. Il Cdr partecipa al dolore tagliente per l’improvvisa e prematura scomparsa di Luca Animobono, un collega scrupoloso e preparato, una persona mite e buona, come testimoniano quanti l’hanno conosciuto, che nel suo attaccamento al giornale e nel suo impegno generoso per il lavoro rappresentava al meglio tutti noi giornalisti del “Corriere Adriatico”, chiamati ogni giorno a rinnovare le energie per superare le difficoltà professionali.
Esprimendo cordoglio e vicinanza ai familiari e alle persone più care a Luca, il Cdr testimonia la perdita di un giornalista che cercava la verità e amava il cuore delle persone.
Un’intera regione sconvolta per l’improvvisa scomparsa del cronista del Corriere Adriatico morto a Rimini per un’emorragia cerebrale