Biografo di Alexander Dubcek e storico della Primavera di Praga del 1968, aveva 86 anni

Morto il giornalista Luciano Antonetti

La Primavera di Praga

ROMA – Il giornalista e scrittore Luciano Antonetti, biografo di Alexander Dubcek e storico della Primavera di Praga del 1968, è morto domenica a Roma all’età di 86 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla sezione Anpi della Repubblica Ceca.
Nato a Roma nel 1926, Antonetti ha passato molti anni della sua vita a Praga, prima come corrispondente de “L’Unità”, poi come redattore di Radio Praga, quindi fino al 1988, come responsabile italiano della “Nuova rivista internazionale”.
Inizialmente interprete, poi amico personale di Alexander Dubcek, leader della Primavera, ha di fatto dedicato alla Cecoslovacchia tutta la sua esistenza. Nel 2011 è uscito in Italia il suo libro che si intitola, appunto, “Una vita per la Cecoslovacchia” (Clueb).
Appassionato ricercatore storico, autore di numerosi articoli e saggi sull’atteggiamento del Pci e del Pcus verso i movimenti di rinnovamento e di riforma del socialismo reale al tempo della “Cortina di ferro”, Antonetti è stato anche traduttore di autori cechi e slovacchi tra i quali Karol Bartosek, Jiri e Milos Hajek, Michal Reiman, Josef Macek, Karel Kaplan (questi ultimi due usciti in Italia in prima mondiale).
Ha curato e tradotto l’autobiografia di Dubcek, che conobbe direttamente negli anni Sessanta e che ebbe il privilegio di accompagnare all’Università di Bologna nel 1988 a ricevere la laurea honoris causa che lo riabilitò ufficialmente nel mondo.
Antonetti ha curato con Jiri Hochmann “Il socialismo dal volto umano: autobiografia di un rivoluzionario” di Dubcek, pubblicata dalla Nuova Iniziativa Editoriale nel 2008, un’edizione riservata tra l’altro ai lettori de “L’Unità” e con altri autori “Primavera di Praga e dintorni: alle origini del 1989” (Ecp 2000).
Tra i suoi saggi “Alexander Dubcek in Italia: 1988: l’anno degli anniversari”, apparso nel 2007 su “Studi Storici”, rivista dell’Istituto Gramsci.

Un commento:

  1. Felipe Hedstrom (Lucca)

    Ho avuto modo di conoscere e di collaborare con Antonetti fin dal 2003, anno in cui lo incontrai per la prima volta a Bologna. E’ sempre stato un piacere parlare con lui e scambiare le proprie opinioni, anche se non sempre eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ciao Luciano, mi mancherai.

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