Promosso da “Libera”, quest’anno vede coinvolti 1000 studenti delle scuole siciliane: con loro, oggi, il procuratore di Torino

Sicilia: al via il Premio Rostagno, arriva Caselli

Mauro Rostagno

Gian Carlo Caselli al Premio Rostagno 2012

CALATAFIMI SEGESTA (Trapani) – Prende il via oggi, a Calatafimi Segesta, la quarta edizione del premio “Mauro Rostagno” promosso dall’associazione “Libera” e dedicato al giornalista e sociologo ucciso dalla mafia nel 1988. Quest’anno a discutere con gli studenti del tema “Mafia e antimafia: il ruolo della società civile e responsabile” sarà il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli.
In aumento le scuole coinvolte, 886 in tutta la Sicilia, 56 quelle che hanno preso parte attivamente al progetto e 1000 gli studenti che si sono cimentati nel premio giornalistico, elaborando delle interviste che saranno rivolte in un faccia a faccia diretto al magistrato.
Tra i 5 finalisti verrà scelto il gruppo di ragazzi vincitori da una commissione di giornalisti presieduta dal direttore di Rai Sicilia, Salvatore Cusimano e composta da Rino Giacalone (collaboratore di Libera Informazione e de “Il Fatto quotidiano”), Manuela Modica, collaboratrice per “L’Unità” e “Repubblica”, Renato Camarda, già direttore de “L’Isola Possibile” e responsabile del settore informazione di “Libera” a Catania, e Davide Mancuso, del Centro Pio La Torre.
All’interno del premio, per il primo anno, l’istituzione di un riconoscimento ai giovani cronisti in memoria di Roberto Morrione, presidente di “Libera Informazione”, scomparso nel maggio scorso dopo una lunga malattia, e fra i fondatori, insieme a “Libera Calatafimi Segesta”, del premio in memoria di Rostagno.
Di anno in anno il riconoscimento sarà concordato con i familiari del giornalista scomparso, e dedicato “ai giovani giornalisti, free lance, volontari dell’informazione, singoli cittadini o associazioni che si siano distinti nell’ultimo anno per aver portato avanti una battaglia per i diritti sul territorio siciliano, aver illuminato una storia nascosta portandola all’attenzione dei mass media e dell’opinione pubblica”. (Ansa)

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