Professionista dal 1960, era legato a Julius Evola e Giorgio Almirante. A darne notizia il suo amico Enzo Carra

Addio al giornalista Fausto Gianfranceschi

Fausto Gianfranceschi

ROMA – E’ morto stanotte a Roma, Fausto Gianfranceschi, scrittore e giornalista italiano. A dare la notizia è stato il parlamentare dell’Udc, Enzo Carra, sul suo blog. “Un intellettuale di destra – scrive Carra – che non ha mai avuto ripensamenti. Gianfranceschi ha rappresentato nel modo più civile ed aperto una visione del mondo lontana dalla modernità. Di questa vedeva nel dettaglio i vizi e difetti senza coglierne pregi e progressi. Nella sua attività giornalistica e di scrittore è stato sempre guidato da un forte spiritualismo. E’ stato un mio compagno di lavoro per tanti anni ed un mio amico leale. Che riposi in pace”.
Di formazione cattolico-tradizionalista, Fausto Gianfranceschi, nato a Roma il 15 febbraio 1928, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 agosto 1960. In gioventù si legò a Julius Evola e agli ambienti di estrema destra italiani per passare poi su posizioni vicine a quelle della corrente almirantiana del Msi. Nel 1957 divenne presidente dell’associazione studentesca Giovane Italia.
Nel 1965 partecipò come relatore al convegno dell’Hotel Parco dei Principi, promosso per coordinare e dare maggior vigore alla lotta contro il comunismo in Italia. Successivamente iniziò a collaborare con Il Tempo, curandone per oltre vent’anni la critica letteraria.
Ben noto come saggista e narratore, ha pubblicato romanzi in cui viene riflessa la società italiana della seconda metà del Novecento. Fra questi “Diario di un conformista” (1965), “L’ultima vacanza” (1972), “Giorgio Vinci psicologo” (1983) e il libro di racconti “La casa degli sposi” (1990).
Come critico letterario pubblicò i suoi studi su alcuni importanti scrittori contemporanei, fra cui Dino Buzzati. Fra i suoi saggi “L’uomo in allarme” (1963), “Teologia elettrica” (1969), “Il sistema della menzogna e della degradazione del piacere” (1977), “Svelare la morte” (1980), “Stupidario della sinistra”(1992), “Bestiario della Sinistra” (2004). Nel 2008 Gianfranceschi ha scritto “Federica. Morte di una figlia”, dedicato a sua figlia Federica, scomparsa prematuramente. (Adnkronos)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *