MILANO – La procura di Milano ha chiesto il processo per Daniele Ferrè, vicepresidente della Coop Lombardia, Massimo Carnevali, un ex capo della sicurezza, e per Alberto Rancarani, titolare di una società di tecnologie investigative, indagati per il presunto spionaggio dei dipendenti Coop attraverso l’ascolto delle loro telefonate.
Ma a sorprendere è che la procura voglia il processo anche per il cronista Gianluigi Nuzzi e per il direttore di “Libero”, Maurizio Belpietro.
“E’ singolare che si chieda il rinvio a giudizio nei nostri confronti, visto che siamo coloro che denunciarono il fatto”.
“E’ singolare che si chieda il rinvio a giudizio nei nostri confronti, visto che siamo coloro che denunciarono il fatto”.
Maurizio Belpietro, direttore di “Libero”, commenta così la decisione della procura di Milano di chiedere il rinvio a giudizio per lui e per Nuzzi in merito alla vicenda del presunto “spionaggio” dei dipendenti Coop attraverso l’ascolto illegale delle loro telefonate.
“Se Libero non avesse raccontato questo caso, non sarebbe mai stato scoperto – insiste Belpietro – e se ha ragione la procura nel ritenere che sia stato svelato un piano in base al quale alcune persone ne spiavano altre lo deve a Gianluigi Nuzzi e al nostro giornale. Cosa ci viene imputato, di aver pubblicato una notizia vera? Non sapevo – conclude – che fosse reato”. (Ansa)