
Enrico Mentana

Emilio Carelli

Silvio Berlusconi
ROMA – Atmosfera informale, ricordi e battute, l’altra all’Harry’s bar di Roma, due passi da Fontana di Trevi, per i 20 anni del Tg5, protagonista un Silvio Berlusconi in gran forma, che ha chiesto ai suoi vecchi direttori, Enrico Mentana e Emilio Carelli, di tornare “in famiglia”.
“Se tornate torno anch’io – pare abbia scherzato l’ex premier – ora che non sono più presidente del Consiglio, perché no, mi piacerebbe anche condurre un tg..”. Ma non sono mancati gli accenni al declassamento dell’Italia deciso da Standard & Poors, con un Berlusconi, riferisce chi c’era, molto duro nei riguardi delle agenzie di rating.
Padrone di casa Clemente Mimun, novanta in tutto gli invitati, tra vertici e giornalisti. Camicia bianca e cravatta scura, Berlusconi, assicura Carlo Rossella, era visibilmente emozionato. “Quando è arrivato è stato accolto da un grande applauso”, racconta l’ex direttore del tg ammiraglio di Mediaset, “lui si è seduto, abbiamo brindato, ha salutato tutti i suoi direttori”.
Immancabili gli accenni a Pato, con Berlusconi che si è detto felice di aver trattenuto al Milan il giocatore. A tavola Berlusconi era seduto fra Rossella e Mimun, intorno a loro il figlio Pier Silvio, Giuliano Adreani, Enrico Mentana, Gianni Letta, Fedele Confalonieri.
Nel menu crudi di pesce e mozzarella di Mondragone, poi due primi, bistecche con patate e carciofi. Immancabile la grande torta, dedicata a Mimum, con il direttore raffigurato mentre tiene sulle spalle il suo Tg.
Fra un brindisi e l’altro si è parlato di tutto, raccontano gli ospiti, Berlusconi ha raccontato che continua ad avere contatti con premier e leader di tutto il mondo. E toccando il tema del declassamento, l’ex premier non ha risparmiato un giudizio molto negativo sulle agenzie di rating, sottolineando che quello che accade dimostra che ciò che è successo nei mesi scorsi non dipendeva dal suo governo.
Dopo cena il discorso, i ricordi delle giornate di esordio del Tg5, (“Nessuno ci credeva, solo io”). Anche le barzellette. Attorniato dai direttori, attuali ed ex, Berlusconi racconta la “storia di Carletto”: “Non è una storiella il cui racconto è adeguato ad un ex presidente del Consiglio – premette – ma tanto ormai siamo declassati…”. (Ansa)