ROMA – L’immobilismo della Mrc, azienda editrice di “Liberazione”, mette in discussione la
maturazione dei requisiti per ottenere i contributi pubblici per
l’editoria. Solo attraverso il senso di responsabilità dei colleghi della
redazione, che in questi giorni stanno lavorando per l’edizione on line del
quotidiano, si potranno avere sviluppi meno drammatici aprendo spiragli per
la testata.
Tra l’altro se “Liberazione”, testata storica della sinistra italiana, non
tornerà in edicola entro il 13 gennaio, in base alla legislazione vigente potrebbe perdere il diritto al finanziamento pubblico. Ma, a viale del
Policlinico, non c’è traccia di ripresa dei rapporti con le tipografie e la
distribuzione e tutti i dipendenti sono in ferie coatte.
La scelta di
sospendere le pubblicazioni cartacee “al buio” dal 1° gennaio corre il
rischio di compromettere irreparabilmente il futuro della testata e i posti
di lavoro di giornalisti e poligrafici.
Alla conferenza stampa di Cdr e Rsu hanno assicurato la loro presenza il
senatore Vincenzo Vita, il segretario nazionale della Slc-Cgil Massimo
Cestaro, il segretario generale aggiunto della Fnsi Giovanni Rossi,
Paolo Butturini, segretario di Stampa Romana, Cdr e Rsu di altre
testate a rischio.
Chi non è già accreditato alla Camera dei Deputati deve accreditarsi entro
le 19 di oggi (martedì 10 gennaio), inviando una e-mail all’indirizzo: “renzo.santelli@fnsi.it”.
Conferenza stampa domani alle 12 alla Camera. Per accreditarsi c’è tempo fino alle 19 di oggi