Passano troppe ore su Internet e al cellulare e sono poco cauti. L’8,5% accetta amicizie da chi non conosce

Rischio cyber-dipendenza per gli adolescenti

ROMA – Il 37,7% degli adolescenti italiani naviga su internet da due a quattro ore e oltre al giorno. Ancora di più (il 41,4%) quelli che passano lo stesso tempo attaccato al cellulare: non solo per mandare sms, ma anche per connettersi a internet (59,2%). Il tutto senza conoscere bene le insidie della rete e con il rischio di diventare cyber-dipendenti.
L’allarme è stato lanciato da un’indagine conoscitiva sulla condizione di infanzia e adolescenza, presentata a Roma da Eurispes e Telefono azzurro, su un campione di 1.496 adolescenti tra i 12 e i 18 anni e 1.266 genitori.
Dai dati emerge che il 42,5% dei ragazzi controlla continuamente la posta elettronica o Facebook (lo utilizza l’85,6%; il 30,8% ha più di 500 amici). Il 49,9% perde la cognizione del tempo quando è online, dimenticandosi di fare altre cose.
Quasi uno su cinque si sente irrequieto e nervoso se non può usare internet e il 17,2% ha cercato di diminuirne l’uso senza riuscirci. Il rischio di cyber-dipendenza è più alto tra i giovanissimi (fascia 12-15 anni).
I giovani internauti non si rivelano, però, abbastanza cauti in rete e un genitore su 5 non conosce l’attività dei figli sul web: solo il 46,7% si connette sui social network con persone che conosce, l’8,5% accetta amicizie anche da sconosciuti.
Il 6,7% ha inviato foto o video a sfondo sessuale col cellulare, l’8% ha usato il telefonino anche per chiamare linee per adulti. Infine, il 45,7% dei ragazzi (il 25,4% è incollato al computer per un’ora al giorno) non è controllato da un adulto quando è ai videogiochi e, se ci sono regole, riguardano soprattutto il tempo di utilizzo (27,9% dei casi). Il 37,5% ammette di giocare con videogiochi violenti, l’80,7% non conosce il sistema Pegi.
28,4%
TALVOLTA SI UBRIACA, 1 SU 5 HA PIERCING
Un adolescente su cinque ha un piercing, il 7,5% un tatuaggio, al 28,4% capita di ubriacarsi, al 12,8% di fare sesso non protetto e al 9,4% di fumare uno spinello. La percentuale di chi alza il gomito aumenta fino al 53,8% se si prendono in considerazione gli adolescenti tra i 16 e i 18 anni. Stessa cosa per il sesso non protetto: sale fino al 24,3%.
Ma sono dati in contrasto con quelli raccolti tra un campione di 1.266 genitori, che pensa ad esempio che il proprio figlio non si ubriachi mai (lo dice l’85% dei genitori, contro circa il 70% dei figli).
Il 2,3% dei ragazzi intervistati ha già fatto ricorso alla chirurgia estetica, il 2,1% ha fatto uso di ecstasy, l’1,9 di cocaina, il 9,4% di hashish e marijuana. L’8,5% ammette che gli sia capitato di venire alle mani, il 5,1% di essere andato in giro con un coltello.
Il 13,1% ha rubato; il 33,2% e il 17,5% hanno offeso rispettivamente genitori e insegnanti. Un ragazzo su 10 è fuggito di casa e la stessa tendenza è stata registrata tra chi ha danneggiato beni pubblici.
Se nella maggior parte dei casi i giovani si dicono divertiti (74%) e felici (72%), talvolta sono sottoposti anche a stati d’animo altalenante: il 63% si sente spesso o a volte annoiato, il 48,2% ansioso e il 27,6% depresso.
ALLARME BULLISMO, 1 SU 4 VITTIMA MALDICENZE
Nell’ultimo anno un adolescente su quattro (25,2%) è stato vittima di maldicenze diffuse da bulli. Il 22,8% ha subito provocazioni e prese in giro, il 21,6% è stato oggetto di offese immotivate.
Su un campione di 1.496 ragazzi tra i 12 e i 18 anni, il 10,4% ha subito il danneggiamento di oggetti, il 7,6% furti di cibo e oggetti, il 5,2% minacce e il 3,1% furti di denaro. Ha subito percosse il 3%.
Un ragazzo su 5 non ha denunciato l’accaduto ai genitori. Tra questi ultimi, secondo i dati raccolti da un campione di 1.266 persone, c’è un diffuso disorientamento per la gestione del fenomeno e una tendenza alla minimizzazione e normalizzazione.

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