REGGIO CALABRIA – Il giornalista reggino Enzo Laganà, a vent’anni da “Reggio bella e gentile”, torna a darci un’antologia-album della città calabrese dello Stretto che si preannunzia non soltanto un’altra testimonianza soggettiva di affetto per la sua terra, ma anche un documento storico di grande valenza per quanti sono nati negli ultimi settant’anni e soprattutto per le future generazioni.
Il suo “‘lavoro”, infatti, comprende il periodo che va dalla guerra alla rivolta, in pratica un trentennio del quale si conosce poco o nulla anche per l’inveterata abitudine meridionale di cancellare tutto quello che sa di passato, specialmente se questo ci ricorda momenti poco edificanti della nostra vita. E, in effetti, dal maggio ’43 – quando i Reggini conobbero da vicino gli orrori della guerra – fino ai giorni altrettanto drammatici della protesta per il capoluogo, le pagine esaltanti per la città e i suoi abitanti non sono state molte anche se non sono mancati alcuni aspetti positivi.
Per comporre il mosaico della sua lunga ricerca, Enzo Laganà si è avvalso anche di scritti di autori noti, come Corrado Alvaro e Francesco Perri, di personalità di rilievo della comunità locale (da Gaetano Sardiello a Gaetano Cingari, da Ciccio Franco a mons. Giovanni Ferro), di primi cittadini (Diego Andoloro, Piero Battaglia, Italo Falcomatà); e senza trascurare la sua professione ha intervistato quanti hanno svolto un ruolo importante nella vita cittadina: Vincenzo Panuccio, Demetrio Chirico, Maria Mariotti, ed altri ancora. Naturalmente, i 35 capitoli (in tutto 584 pagine per due volumi editi da AlfaGi) sono corredati da numerosissime immagini, buona parte delle quali inedite.
“Reggio Calabria dalla guerra alla rivolta” sarà presentato venerdì 16 dicembre, alle ore 17, presso il Salone delle conferenze del Palazzo della Provincia (piazza Italia). Con l’autore a parlare non soltanto del libro ci saranno il preside dell’Istituto Magistrale “Tommaso Gulli”, Alessandro De Santi, la soprintendente archivistico per la Calabria, Francesca Tripodi, e l’assessore provinciale alla cultura, Eduardo Lamberti Castronuovo. Coordinerà gli interventi il giornalista Tonio Licordari.