ROMA – Quello con i talk show è un rapporto di “amore-odio”: un italiano su 2 resta incollato alla tv, il restante mezzo stivale cambia canale. Un atteggiamento proposto anche dal 70% dei giovani che bocciano i salotti televisi. Lo rileva il 45° Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese.
Quando va in onda un talk show politico, spiega il rapporto, davanti alla televisione si siede il 49,8% degli italiani. L’altra metà (esattamente il 50,2%) cambia canale o spegne il televisore. L’utente tipo dei talk show politici è di sesso maschile (52,9%), ultrasessantacinquenne (56,7%), residente in un Comune di medio-grandi dimensioni (57,1%), del Centro Italia (60,2%).
Il livello d’istruzione non sembra una discriminante for-temente significativa, in questo caso: tra i meno scolarizzati prevalgono i no con il 51,5% delle risposte, mentre tra i piu’ istruiti s’impongono i “sì” con il 51,3%.
E’ prevalentemente un pubblico maturo a seguire la politica in tv: il 56,7% degli anziani (65 anni e oltre) dichiara di guardare questi talk show, cosi’ come il 54,2% dei 30-64enni. Al contrario, quasi il 70% dei giovani tra i 14 e i 29 anni non li segue affatto.
Inoltre, tra quanti dichiarano di non seguire i talk politici perchè non interessati alla politica, spiccano i piu’ giovani con una quota del 63,9%. Proprio i giovani, con il 52,1% delle risposte, dichiarano anche che non li seguirebbero per nessun motivo.
Al 49,8% degli intervistati che hanno risposto in maniera positiva alla domanda sulla visione dei talk show politici è stato anche chiesto quali sono le ragioni che li spingono a seguirli. Più della metà (il 58,6%) ha segnalato l’interesse ad approfondire i temi politici.
Da segnalare la percentuale che ammette di seguirli per il gusto della rissa, a conferma della constatazione che i toni accesi aumentano gli ascolti. (Asca)
Il 49,8% della popolazione guarda litigare i politici in tv: lo rileva il Rapporto annuale del Censis