Dopo la decisione del Tribunale di Milano, la testata riprende le pubblicazioni diretta da Rino Formica

L’Avanti! riparte 18 anni dopo: “Abusato il nome della testata”

Rino Formica

ROMA – Per iniziativa di Critica Sociale, sono riprese ieri le pubblicazioni dell’«Avanti!», il quotidiano socialista che cessò le sue pubblicazioni nel novembre del 1993 per il fallimento della casa editrice del Psi.
Esattamente dopo 18 anni dalla sua chiusura ed in occasione del 120° anniversario della fondazione di Critica Sociale, la Rivista di Filippo Turati ha ottenuto il 15 novembre scorso dal Tribunale di Milano la conferma della proprietà e il titolo esclusivo ad editare il quotidiano la cui testata venne registrata dalla Critica Sociale a sua tutela nel 1994, un anno dopo la cessazione delle pubblicazioni, in base alla legge sulla stampa numero 48 del 1947.
Direttore dell’«Avanti!» è Rino Formica – che svolgerà un ruolo di garanzia verso tutte le componenti socialiste presenti negli attuali schieramenti politici – mentre direttore responsabile, in rappresentanza della proprietà e dell’editore è Stefano Carluccio, già caporedattore dell’«Avanti!» di Milano.
Il giornale è stato stampato in una tiratura di 5.000 copie diffuse in abbonamento postale tra i lettori della Critica Sociale, tra gli iscritti alle organizzazioni, associazioni, fondazioni e circoli socialisti, mentre altre 20.000 copie in edizione digitale saranno trasmesse oggi via email a parlamentari, consiglieri e giunte regionali, a tutti i sindaci italiani, docenti universitari, biblioteche pubbliche, centri studi, esponenti delle imprese, del sindacato e della cooperazione.
Lo scopo della Critica Sociale nel rieditare l’Avanti! è duplice. «Da un lato – spiega all’Adnkronos il direttore responsabile, Stefano Carluccio – sottrarre il quotidiano, dopo il lungo periodo di paralisi dovuto al prolungato processo fallimentare della vecchia editrice, dall’abuso del nome della sua testata di cui è stato oggetto in questi anni, contando sulla buona fede di molti lettori ed ex militanti socialisti bisognosi di un punto di riferimento dopo il crollo del proprio partito; dall’altro di rendere l’Avanti! direttamente disponibile, attraverso la convocazione di una Conferenza Nazionale, alle Fondazioni socialiste, alle organizzazioni, alle associazioni territoriali, senza preclusioni o pregiudizi circa le scelte di schieramento compiute in questi quindi anni di bipolarismo rissoso a cui il ritorno dell’Avanti! intende contribuire a porre termine per una svolta autentica ed un nuovo corso politico della democrazia».
«Infine in questo numero – sottolinea Carluccio – vi è la pubblicazione simbolica e di buon auspicio di uno straordinario documento storico: il Numero Zero dell’Avanti! pubblicato da Turati e Bissolati il 2 aprile del 1893 a cura dell’«Unione tipografica socialista di Milano» per lanciare il movimento di sottoscrizione popolare che portò tre anni dopo, il 25 dicembre del 1896, alla nascita del primo quotidiano nazionale dei lavoratori italiani. È la medesima strada sulla quale il numero 1 della Nuova Serie dell’Avanti, 115 anni dopo, intende nuovamente incamminarsi verso una casa editrice fondata su un azionariato diffuso e indipendente». (Adnkronos)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *