POTENZA – Si è avvalso della facoltà di non rispondere il giornalista di Televideo Rai Nello Rega – indagato per simulazione di reato dalla Procura della Repubblica di Potenza in relazione ad un attentato e ad altri atti intimidatori subiti – a suo dire – dopo la pubblicazione del libro “Diversi e divisi”, sulla convivenza fra cristiani e islamici.
Lo si è appreso dall’avvocato Savino Murro, che difende Rega insieme a Vincenzo Vitale.
L’interrogatorio di Rega con i pm Domenico Musto e Anna Gloria Piccininni è durato quindi pochi minuti, il tempo di verbalizzare la scelta del giornalista, al quale il 31 ottobre scorso la scorta è stata revocata, una settimana dopo la notifica dell’avviso di garanzia.
L’accusa di simulazione si riferisce in particolare al colpo di arma da fuoco sparato contro l’automobile di Rega la notte del 7 gennaio scorso, a pochi chilometri da Potenza.
“In questo momento – ha spiegato Murro – ciò che ci preoccupa fortemente è la sicurezza di Rega. La scelta di non rispondere ai pubblici ministeri – ha aggiunto – è da considerare del tutto normale, visto che non conosciamo gli elementi su cui si basa l’accusa nei confronti del giornalista. Rega, del resto – ha concluso Murro – ha reso una denuncia molto ampia di ciò che gli è ripetutamente avvenuto a partire dal 2009”. (Ansa).
Così il giornalista di Televideo Rai indagato dalla Procura di Potenza per aver simulato un colpo d’arma da fuoco